Le diverse fasi del prezioso rapporto padre-figlia

Il rapporto padre-figlia è destinato a segnare la vita di ogni donna in quanto può influenzarne in maniera determinante la personalità, il carattere e le scelte di vita, al punto che sono tantissime le donne che, senza neanche rendersene conto, cercano nel partner un riflesso della figura paterna. Ma analizziamo meglio le fasi di questo rapporto.

Il rapporto padre-figlia nel primo anno di vita

Nel primo anno di vita il rapporto padre-figlia è pressoché nullo, non tanto per volontà del genitore o della bambina quanto per il legame naturale, simbiotico e quasi del tutto esclusivo che ogni nuovo nato, maschio o femmina che sia, ha con la sua mamma.

Intorno ai due anni però qualcosa cambia e il papà, che fino a quel momento è rimasto sullo sfondo, comincia ad avere un ruolo centrale nella vita della sua piccolina che, una volta staccatasi dal grembo materno, comincerà a guardarlo con occhi diversi.

Pronti, partenza, via: il rapporto padre-figlia dopo i 2 anni

Scoprire l’esistenza del papà intorno ai due anni è un passaggio del tutto naturale, non solo per le femminucce ma anche per i maschietti. Da questo momento in poi il papà non sarà più soltanto il fedele assistente della mamma con l’incarico di cambia-pannolini o addetto al ruttino, ma avrà un ruolo delicato e importantissimo nella crescita dei figli. Sarà lui, infatti, a guidarli alla scoperta del mondo e di se stessi. Nel caso specifico della bambina, il papà avrà anche il compito di aiutarla a crescere serena e sicura di sé, magari rivolgendole poche semplici frasi in grado di far accrescere la sua autostima e il rispetto per se stessa.

Con l’inizio della scuola e le nuove esperienze il rapporto padre figlia si intensifica ulteriormente. È questo, infatti, il momento in cui la bambina manifesta la massima ammirazione per l’uomo di casa, visto come un eroe buono. Il compito del papà in questa fase è accogliere l’amore della figlia trovando però la giusta distanza.

L’affetto deve essere palese ma dosato poiché, trattandosi di un’età delicata, c’è il rischio di condizionare negativamente i rapporti futuri della bambina, specialmente con gli uomini. Dunque nessuna freddezza o promiscuità.

Il rapporto padre-figlia nell’adolescenza

A partire dall’adolescenza la figlia comincia a vedere il padre come un fedele alleato. Nella maggior parte dei casi infatti, pur mantenendo una certa fermezza, il papà tende a dimostrarsi più disponibile e accondiscendente della mamma, tanto che generalmente bastano due moine per allungare l’orario di rientro di almeno un’ora, quindi cari genitori, preparatevi all’inevitabile.

E con l’età adulta? Beh, le cose non cambieranno di una virgola, ma non è detto che sia un male!

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54 commenti

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  1. Infatti nostre figlie hanno un rapporto speciale con il papà… e tutto vero.. lo adorano.. anche lui..le insegna un sacco di cose.. spiega con pazienza li dove loro n9n capiscono ecc ecc…