Per un litigio morì una neonata: 8 medici indagati

Nell’aprile di un anno fa, presso l’ospedale Di Venere di Bari, una donna di 37 anni fu sottoposta a un intervento cesareo con ritardo: la mancata tempestività dell’operazione avrebbe determinato la morte della sua neonata.

Alla ricerca di una sala operatoria

Il ginecologo che avrebbe dovuto operare la trentasettenne per un taglio cesareo d’urgenza si trovò di fronte a un problema logistico: le due sale operatorie del reparto, infatti, erano impegnate per due cesarei programmati.

Un litigio non consentì l’operazione

Il medico, data l’urgenza del caso, decise di trasferire la paziente nel reparto di chirurgia generale. Anche in questa sede, tuttavia, l’unica sala disponibile era stata occupata da un paziente colpito da appendicite. I chirurghi del reparto non vollero cedere la sala alla gestante, che dovette aspettare circa un’ora prima di essere operata.

A detta dei giudici i tempi di attesa sono stati fatali alla neonata, che è venuta al mondo senza vita. 

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6 commenti

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  1. Difficile leggere di questo caso avvenuto nella ospedale che invece ha salvato il mio bimbo e me….da quando non c’è più il primario di allora tutto è andato a scatafascio…non c’è più organizzazione….