L’omeopatia non è una cura, ha solo un effetto placebo

Siete tra i sostenitori dell‘omeopatia? Allora forse è il caso che rivediate le vostre posizioni. Infatti sia secondo l’OMS e secondo molti studi medici, si tratta al massimo di un effetto placebo.

Ma facciamo un passo indietro e vediamo di cosa stiamo parlando.

L’omeopatia nasce nel 1700 dalle pratiche di Samuel Hahnemann: e dopo oltre 300 anni la sua efficacia non è stata ancora dimostrata. Anzi: tutti gli studi medici effettuati hanno invece dimostrato l’opposto, ovvero che affidarsi a questo metodo di cura può dare gravi problemi di salute.

Ma come funziona l’omeopatia?

Con il principio di similitudine del farmaco (anch’esso senza fondamento scientifico) che dice “il rimedio appropriato per una determinata malattia sarebbe dato da quella sostanza che, in una persona sana, induce sintomi simili a quelli osservati nella persona malata”.

Ora uno studio australiano conferma tutte i dubbi degli scienziati: infatti secondo la ricerca condotta dal National Health and Medical Research Council australiano, l’omeopatia ha solo un effetto placebo. In pratica aiuta la mente a pensare di poter guarire, ma in nessun caso è efficace per malattie come il cancro e l’aids ( e manco per l’influenza, se vogliamo dirla tutta).

I pericoli dell’omeopatia

Non solo: affidarsi completamente all’omeopatia può essere davvero pericoloso. È di qualche mese fa la tragica notizia che un bambino di 4 anni è morto perché il padre omeopata ne ha curato l’influenza con le sue pseudo medicine. Il bambino prese la polmonite e i genitori si sono rivolti all’ospedale solo quando era troppo tardi.

Le diluizioni usate sono spesso acqua e zucchero, amido o altro solvente: come si può pensare che facciano davvero effetto?

E chiudiamo con una nota di colore: era il lontano 2003 e Piero Angela venne assolto dall’accusa di diffamazione, dopo aver detto a Superquark: “L’omeopatia non è una cosa seria. Il rischio di curarsi con tale medicina non convenzionale è molto grande per i pazienti che hanno malattie gravi e soprattutto progressive”.

Insomma: fate attenzione, soprattutto se si tratta dei vostri figli.

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21 commenti

Rispondi a Lorena AnneseTinelliCancella risposta

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  1. Ok ma se non riconoscono l omeopatia Perche i farmaci omeopatici si scaricano nella denuncia dei redditi ???c è qualcosa che no va. . Forse troppe industrie farmaceutiche con grossi interessi economici che con coincidono con le esigenze dei pazienti stanchi dei farmaci