Mamme lavoratrici e figli più felici!

Diversamente da quanto si possa pensare, uno studio scientifico condotto da un team di ricercatori della Columbia University School of Social Work, ha dimostrato che:

  • i figli delle mamme lavoratrici sono più felici delle casalinghe;
  • le mamme lavoratrici sono più appagate di quelle che restano a casa ad accudire i figli.

Ancora una volta, in altri termini, sembra aver ragione il motto secondo cui conta più la qualità che la quantità di tempo che si trascorre insieme.

La mamma multitasking è la migliore

A quanto pare, infatti, la mamma multitasking è più ricettiva e vigile di quella che non lavora e sviluppa, nel contempo, una migliore capacità di comprendere le esigenze dei propri figli: il confronto con il mondo esterno le consentirebbe, in altri termini, di essere più “pronta” ad affrontare il complesso e sfaccettato ruolo genitoriale.

D’altra parte è pure vero che un figlio è più felice se la propria mamma è una donna appagata e soddisfatta della propria vita.

Tanti sorrisi, coccole e tenerezze poi, sono l’arma vincente per compensare il tempo in cui non è possibile stare insieme!  

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41 commenti

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  1. Io sono rientrata al lavoro che mia figlia aveva 7 mesi precisi..non è che stravedo per ciò che faccio ma per me è stato importante ricominciare ad avere la mia solita vita..anche solo non stare in tuta tutto il giorno, e riuscire a fare due chiacchiere anche con persone adulte..oltre al fatto di sentirsi indipendenti..secondo me la cosa più importante..

  2. Saranno felici quelle che lavorano part-time, fanno un lavoro ben retribuito e che le realizza….e arrivano a casa e si ritrovano le faccende di casa fatte da terzi…insomma il 10% delle mamme lavoratrici….

  3. Stronzate. La menata del ” tempo di qualità e non quantità di tempo” risparmiatevela.
    Il prossimo brillante articolo intitolatelo “bambini abbandonati più felici e appagati”, tanto di stupidaggini riempite già la rete.

  4. Inutile dire il contrario…chiedete ad ogni bimbo del mondo quanto tempo vorrebbe stare con la mamma e poi ne riparliamo! La realta’ e’ che serve lavorare……altrimenti ci sisente appagati benissimo anche senza lavorare! Con una famiglia…ce n’ e’ di lavoro da fare!!!!

  5. Senza lavoro non si mangia, è un dato di fatto! Se poi in famiglia solo uno dei due lavorá ed è proprio la madre, non si può fare diversamente che sgobbare in silenzio e cercare di ritagliare tutti gli spazi che rimangono per i figli, quasi annullando se stesse

  6. È bello invece trasmettere passioni, interessi, ambizioni, fa parte della vita, di questo parla l articolo! Un genitore che ama il proprio lavoro trasmette energia, entusiasmo, voglia di fare, costruire, sicurezza e tenacia, tutte doti del mondo reale. E non c’è niente di meglio dell esempio per imparare.

    • Anche io la penso come te, ma solo nel caso in cui la madre svolga il lavoro della sua vita, che si goda a pieno le proprie passioni ed ambizioni, altrimenti sarà solo una madre stanca e frustrata che nn sarà purtroppo un esempio felice della società e della vita.

  7. Io nn la penso così !!! Io sono una di quelle che X lavorare mi sono persa molti anni dell’infanzia dei miei figli quelli più grandi xche facevo un lavoro che facevo anche i turni di notte e secondo la scienza i miei figli erano felici che nn dormivano ne con la madre e nel con il padre io tra parentesi fortunata xche avendo mia madre dormiva lei con i miei figli ma secondo la scienza era vita passavano anche 2 giorni che nn li vedevo e mia figlia all’epoca aveva 2 anni e premetto che mi sentivo fortunata xche avevo mia madre ma ci sono mamme che purtroppo devo fidarsi di persone sconosciute affidare i propri bambini e sperando che stiano bn e che vengono trattati bn e purtroppo questi sono sacrifici che facciamo proprio X i nostri figli mettiamola così ….erano meglio gli anni dive le donne facevano le mamme e i papà lavoravano

  8. …io posso confermare… da mamma lavoratrice!!! …le mie bambine sono molto più felici di bimbi con mamne casalinghe (mi è stato fatto notare da terzi)!!!! …poi ovvio pagherei tutto l’oro del mondo per stare più tempo con loro!!!!

    • Io non credo sia il lavoro, ma l’educazione e la qualità del tempo che si trascorre con loro. Io conosco sia mamme lavoratrici che non e posso garantire che non c’è differenza se non dovuta alla dedizione ricevuta!

    • …esatto è la qualità del tempo che conta… purtroppo nella nostra società si è costretti a lavorare… per sopravvivere… perché diciamocelo, chi non vorrebbe passare più tempo con i propri figli???

    • Direi un po’ azzardato dire che i bambini più felici sono quelli che hanno le mamme lavoratrici…. Ci sono tanti bambini che soffrono quando non vedono la mamma tutto il giorno … E io ne conosco … Forse ci piace pensarlo… Ma io ne ho visti di bambini piangere perché la mamma durante la settimana non può fare delle attività con loro … Ne ho visti tanti … Ripeto .. Forse ci piace pensare così … Io starei a casa volentieri ….ti dirò !!

  9. Mahh…. io sarei felice molto più felice se non lavorassi, e penso proprio che questa felicità si rifletterebbe alquanto sulla felicità di mia figlia in maniera più che positiva… i figli andrebbero cresciuti dai genitori non dagli ammortizzatori sociali!

  10. Ma che pubblicate?! Soffro ogni giorno a vedere piangere mio figlio quando lo lascio alle 7.30 alla materna e quando alla sera torno distrutta faccio di tutto per trascorrere del tempo con lui anche se devo lavare, pulire cucinare, stirare ed avrei solo bisogno di riposare un po’. Questi studi li conducono solo sulle famiglie benestanti e che hanno donne delle pulizie e tate tutte le settimane, se non tutti i giorni, forse?! C’è gente che non ne ha la possibilità e che si fa in 4 anzi 8 tutti i santi giorni per amore dei figli. C’è gente che si perde anche momenti importanti dei propri bimbi proprio perché lavora tutto il giorno e, quando torna a casa, deve ricominciare a lavorare. Tutto per il bene della propria famiglia.

    • …PURTROPPO l’Italia è una Repubblica democratica (democratica dove visto che decidono tutto quei quattro porci che stanno al governo ???) fondata sul lavoro… soprattutto di questi tempi se non lavori non “sopravvivi”… pure io porto le bambine al nido e alla materna alle 7.50/8 e rientro a casa alle 19.30/20 con tutti i mestieri da fare, lavatrici, roba da stirare… ma io me ne frego… faccio giusto il minimo indispensabile (appena si addormentano e se non mi addormento con loro) e dedico il mio tempo alle mie piccole… e ti posso assicurare che sono bambine felici, sempre sorridenti, intelligenti ed educate molto più di bimbi con mamme a casa… e non lo dico io… me lo hanno detto le maestre… quando mi hanno detto questo camminavo tre metri sopra il cielo… io dico che tutte le mamme sono SUPER ma quelle che lavorano hanno quel qualcosa in più!!!

    • Valentina Fanfoni quindi io che nn lavoro ed ho una figlia di 9 mesi devo già abituarmi all idea che avrò una figlia maleducata? Auhahuhs… e mia sorella che non lavora e ha due bimbi di 8 e 5 anni, entrambi i più educati, con ottimi voti a scuola, e ottimi risultati nello sport in quale teoria idiota rientrerebbero? Non so dove abiti e che scuola frequentino le tue bimbe, ma le maestre una sciocchezza del genere se la potevano pure risparmiare… anche perché se le tue figlie stanno dalle 7.30 alle 20.00 tutti i giorni con altre persone, forse sono queste persone che devono sentirsi tre metri sopra il cielo. E mi di dispiace perché penso sia davvero brutto stare così lontani dai propri figli, soprattutto per le madri. In ogni caso l educazione o la felicità dei figli la fanno la famiglia, lavoratrice o meno… buona giornata.

    • Ma guarda che non ho mica detto quello che sostieni tu… prima di tutto ho premesso in un altro commento (io li leggo tutti e non solo quelli che mi fanno comodo) che pagherei oro per stare più tempo con le mie figlie… poi ho solo detto che le mamme lavoratrici hanno un qualcosa di più proprio perchè oltre a pensare alla vita della famiglia, alla casa… purtroppo devono lavorare (e vai ora di pippone che il lavoro di casalinga è faticoso… e bla bla bla… lo so benissimo), non so se hai la fortuna di poter stare a casa o la sfortuna perchè hai perso il lavoro… io sfortunatamente se non lavoro non campo… ah sciocchezze quello che dicono le maestre? se lo dici tu… e poi forse hai letto male… ho detto molto più educate di bimbi con mamme che stanno a casa… evidentemente è stato constatato così… e poi ricordati che nella vita di un bambino non c’è sola la mamma… ma anche un papà con cui crescere un figlio…. forse io ho questa fortuna che il mio compagno collabora molto!!!! perchè ho scritto che rientro a casa alle 19.30 ma non ho scritto che lascio ad altre persone…. cmq. ti saluto… devi scappare altrimenti perdo l’autobus! buona giornata

    • Ovviamente le tue maestre collaborano ai dati istat.. per quanto riguarda il pippone delle casalinghe me lo risparmio, perché a differenza tua non metto i meriti propri al di sopra di quelli altrui, ognuno fa il suo nel mio migliore dri modi, ma dire che la mamma lavoratrice ha qualcosa in più mi sembra alquanto da presuntuose e cmq errato, perché mentre lavori non credo tu faccia anche cose a casa, se non quando torni, e tutte le donne madri lavorano 24h su 24, la differenza è che c è chi lo impiega portando anche lo stipendio a casa, il che è necessario, e cmq io sono una di quelle che crede che la donna debba sempre e cmq lavorare, per una soddisfazione personale, ma non per sentirsi una donna o una madre migliore di altre. E con altre persone non intendevo ad un campo di rom, ma anche al papà, alla nonna non so… quindi se le lasci al papà, sarà lui a sentirsi tre metri sopra il cielo se le maestre vi danno soddisfazione per come crescono le tue bimbe, e nn fare competizioni inutili con le madri dei compagni delle tue figlie, perché magari non portano lo stipendio a casa, ma probabilmente cercano di fare del loro meglio, poi ci sono bambini e bambini, alcuni sono davvero ingestibili, e lo dice una che è stata educatrice di bambini problematici. Cmq per il resto buon lavoro e spero non abbia perso l’ autobus a causa mia.

    • Valentina Fanfoni io ho tre figli la grande di quasi 7 anni il secondo quasi cinque e la piccola di 22 mesi non lavoro ma corro come una pazza mi sveglio tutti i giorni alle 6.30 li lavo vesto e provato la colazione li porto a scuola a piedi e ci metto 20 minuti con la pioggia e con la neve torno a casa con la piccola pulizie lavatrici ecc…. vado a prenderli compiti parchetto e non sto seduta nemmeno 10 minuti per corrono da tutte le parti e se mi distraggo due minuti non li vedo più torno a casa doccia a tutti e tre cena da preparare il più delle volte devo passare prima dal supermarket sotto casa poi a letto e la storia da leggere e la bimba che non ha sonno e i capricci perché non vogliamo dormire ah dimenticavo da quest’anno tutti i martedì pomeriggio i due grandi a nuoto stasera sono tornata a casa alle 19.45 non mi sento per niente inferiore a una mamma che lavora anzi……. e ti assicuro che la sera svengo nel letto non ho mai tempo per stirare e ho sempre una montagna di panni sporchi però sono una mamma felice e anche i miei figli sono felici!!!!!

  11. Secondo me la qualita’ non compensa la quantita’ pero’ e’ anche vero che bisogna lavorare, purtroppo in quest epoca a noi donne non e’ concesso piu’ il lusso di stare a casa e fare solamente le mamme e le mogli!! Con non poca sofferenza da parte di entrambe le parti. Sono consapevole che e’ giusto che la donna abbia la possibilita’ di lavorare ma avere piu’ aiuti, come asili aziendali centri estivi e dopo scuola…beh…non guasterebbe!!!!!!!

  12. E chi paga una babysitter per tanti anni se si è completamente soli?Se i turni di lavoro sono particolari?Quando mi sveglio alle 5 chi la porta la bimba al nido?In quali mani vado a dare la mia bimba?E soprattutto perché non fanno asili nelle aziende in cui lavoriamo?

  13. E chi paga una babysitter per tanti anni se si è completamente soli?Se i turni di lavoro sono particolari?Quando mi sveglio alle 5 chi la porta la bimba al nido?In quali mani vado a dare la mia bimba?E soprattutto perché non fanno asili nelle aziende in cui lavoriamo?