Ogni mattina un papà e una mamma si svegliano…

Ogni mattina un papà e una mamma si svegliano e sanno che dovranno correre più veloce del loro bambino per riuscire a vestirlo per andare all’asilo.

Sanno che dovranno essere più testardi di lui per fargli mangiare la colazione perché vorrà qualsiasi cosa che non si trova a casa.

Sanno che non dovranno far caso al pianto per entrare all’asilo perché non appena se ne andranno inizierà a giocare con gli altri amichetti come se niente fosse.

Sanno che non dovranno credere ai morsi della fame, dopo il pranzo e la merenda all’asilo, per poter mangiare a casa biscotti, cioccolatini o caramelle.

Sanno che dovranno dare il giusto peso ai racconti sui compagni dell’asilo che danno i morsi, graffiano e rubano i giochi appena scelti. 

Sanno che, dopo aver corso tutto il giorno tra casa, asilo e lavoro, dovranno continuare a correre al parco per evitare che cada nel laghetto del parco attirato da un anatra o che si getti dalla scaletta senza usare lo scivolo.

Sanno che dovranno ignorare i pianti e le urla del loro bambino quando sono in un negozio e lui vuole assolutamente comprare una cosa che ha visto.

Sanno che dovranno calcolare bene i tempi tra chiamarlo a tavola e avere pronta la cena per non farsi mettere la cucina a soqquadro.

Sanno che qualsiasi cosa avranno preparato per cena, lui preferirà qualcos’altro. Perché è proprio quella verdura dell’asilo ma non cucinata come quella dell’asilo e, quindi, non gli piace.

Sanno che dovranno combattere per riuscire a portarlo nel suo lettino per farlo addormentare. Che, per quanto sia stanco, non lo sarà mai abbastanza da non fare i salti sul materasso del lettone.

Sanno che dovranno approfittare per dormire perché durante la notte si sveglierà, li chiamerà per bere, per fare la pipì o per un brutto sogno con la richiesta di poter dormire nel lettone.

Sanno che dovranno cercare di riposarsi il più possibile perché domani mattina inizierà una nuova giornata.

 

Ogni mattina un bambino si sveglia e sa che dovrà correre più veloce dei suoi genitori per riuscire a non farsi vestire per andare all’asilo.

Sa che dovrà essere più testardo dei suoi genitori per poter fare colazione con quello che vuole lui e, possibilmente, guardando i cartoni animati.

Sa che dovrà sforzarsi di essere il più drammatico possibile, con pianti e strilli, per non entrare all’asilo. Ancora non è mai successo ma una volta potrebbero decidere di riportarlo a casa. 

Sa che, tornati a casa, dovrà fingere di avere una fame terribile, nonostante il pranzo e la merenda all’asilo, per ottenere quei biscotti, cioccolatini o caramelle che sono in cucina.

Sa che dovrà ingigantire qualsiasi cosa accaduta all’asilo, come lividi e sbucciature, inserendo anche qualcosa di sua fantasia per aumentare la loro preoccupazione.

Sa che dovrà convincerli ad andare anche al parco, così potrà imparare ad andare in bicicletta, giocare con la palla, andare sullo scivolo e sull’altalena.

Sa che dovrà urlare e piangere più forte possibile quando si trova in un negozio per fare in modo che gli comprino quello che ha appena visto.

Sa che dovrà buttare per terra le forchette, giocare con il pane nel bicchiere dell’acqua o suonare i piatti come fossero tamburi, affinché non si debba annoiare a tavola ed i suoi genitori lo chiamino solo nel momento in cui c’è la cena nel piatto.

Sa che per avere qualche probabilità di mangiare ciò che vuole dovrà rifiutare almeno tre o quattro volte quello che gli è stato preparato, dovrà allontanare il piatto e fare le espressioni più disgustose alla vista di quel cibo.

Sa che dovrà resistere per non addormentarsi perché la camera dei suoi genitori è una specie di parco giochi con un materasso grandissimo sul quale si può saltare e fare le capriole.

Sa che dovrà approfittare di qualsiasi momento nel quale è sveglio per chiamare i suoi genitori e chiedere loro di andare a dormire nel lettone inventandosi i peggiori incubi ed i mostri più brutti nella sua stanza.

 

Quindi, non importa che tu sia genitore o figlio, l’importante è che da domani mattina tu incominci a correre.

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