Moglie casalinga e papà lavoratore: due miti da sfatare

Nella società moderna ci sono due stereotipi piuttosto consolidati. Il primo riguarda la moglie casalinga tuttofare, che deve badare ai bambini, rassettare la casa, cucinare, pulire, stirare, fare la spesa ecc. Il secondo riguarda l’uomo e padre lavoratore, buono solo a portare i soldi a casa e che non deve alzare neanche un dito tra le quattro mura domestiche.

Due miti da sfatare

Sono due miti ben radicati nella società, soprattutto quella patriarcale ed un po’ maschilista italiana, che però devono essere sfatati. Se l’uomo dà una mano in casa non perde certo la sua mascolinità, anzi dimostra di saper essere un valido alleato per la moglie anche nei lavori domestici.

E poi la storia che i papà non riescono a badare ai propri figli è una questione piuttosto imbarazzante anche per loro.

Una situazione anomala

Si tratta però di una situazione piuttosto anomala, poiché spesso sono proprio gli uomini e le donne ad alimentare e soprattutto ad adagiarsi su questi miti. 

É arrivato il momento di rompere gli schemi, e superare certi preconcetti che sono anche abbastanza arcaici. La donna lavoratrice è una realtà, mentre esistono sempre più uomini casalinghi: un’inversione dei ruoli che non deve far paura, l’importante è il benessere della famiglia.

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6 commenti

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  1. Ma quali ruoli fissi… È ovvio che almeno uno dei due deve avere una certa stabilità economica… Ma in casa si collabora…i ruolo sono interscambiabili… Nei limiti della logica e delle possibilità…

  2. x carità… ho vissuto x tanti anni a Londra e di solito nelle coppie che ho conosciuto faceva più lavoro in casa, si occupava dei figli, chi aveva meno potere contrattuale sul mercato del lavoro. dunque mi è capitato di conoscere donne della city che guadagnavano molto, con mariti artisti o così, che rimanevano a casa. Mi sembrano soluzioni sensate…