Morire a 5 anni senza un donatore: la denuncia di un medico

Come si fa a raccontare la morte di una bambina di 5 anni? Come si fa a dire che è morta di tumore e che forse c’era una possibilità di salvarla, attraverso un trapianto?

Come raccontare ai genitori della piccola che in Italia per tre giorni non ci sono stati organi disponibili e lei non ce l’ha fatta? Non è entrata neanche in sala operatoria.

A raccontare la sua storia, con una disperazione che ci fa capire con quanta passione fa il suo lavoro, è il dottor Enrico Gringeri, che fa parte dell’equipe medica che avrebbe dovuto intervenire sulla bambina.

E allora raccontiamo il calvario di questa piccola, ma cercando di dare un senso alle nostre parole. E ricordiamo a tutti come, anche se la morte è un momento che vorremo affrontare il più tardi possibile, grazie a noi qualcuno potrebbe avere una speranza.

In Italia è importante che la cultura della donazione faccia un passo avanti: informiamoci sul sito dell’Aido http://www.aido.it/ su come possiamo fare ad esprimere il nostro consenso.

Perché anche da una morte possa rinascere una vita.

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