Neonati prematuri: e se il latte materno scarseggia?

Chiedere quale sia il miglior alimento per un neonato sembra ormai una frase retorica. Tutti quanti sappiamo che il miglior alimento per i lattanti è rappresentato dal latte materno, come del resto sostiene apertamente l’Organizzazione Mondiale della Sanità da anni.

Eppure, quando si parla di neonati prematuri, il discorso può cambiare: la nascita pretermine può ritardare la montata lattea e, nonostante le aperture degli ultimi tempi, i protocolli dei reparti di terapia intensiva neonatale rimangono un ostacolo per favorire l’allattamento al seno.

Neonati prematuri: latte in formula o latte materno?

Sulla base di queste premesse, un gruppo di ricerca olandese ha condotto uno studio su quasi 400 neonati prematuri, alimentati per metà con latte di una donatrice e per metà con latte in formula. Dai risultati, pubblicati sulla rivista Jama Pediatrics, emerge che l’incidenza di infezioni gravi, enterocolite necrolizzante e morte sui due gruppi di neonati era pressoché identica.

Pertanto, la conclusione a cui sono arrivati è che alimentare un nato pretermine con latte materno di una donatrice oppure con il latte in formula è indifferente.

Fermo restando, quindi, la preferenza per il latte materno, quando questo non fosse disponibile, l’alternativa fra le due forme di alimentazione appena analizzate rimane indifferente.

I numeri delle nascite pretermine

Nascere pretermine è oggi una situazione che riguarda 1 neonato su 10 e, nel 15% dei casi, il peso alla nascita è inferiore al 1,5 kg, soglia al di sotto della quale si rientra nella categoria più a rischio.

Le cause che possono portare alla nascita pretermine sono diverse: alcune sono riconducibili alle condizioni materne (età, peso, abuso di sostanze alcoliche, fumo, malattie metaboliche), altre alla gestazione (gravidanze gemellari o diversi parti pretermine già avuti dalla madre), altre al feto (come il rallentamento della crescita).

In quasi tutti i casi di nascita pretermine si prevede un periodo in reparti di terapia intensiva neonatale che, ancora oggi, possono ridurre o addirittura vietare l’ingresso dei genitori, nonostante numerose ricerche abbiano dimostrato gli effetti benefici sulla salute del bambino che la vicinanza di mamma e papà porta con se’.

Il video della settimana

4 commenti

Rispondi a Lu NaCancella risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  1. La mia è nata di 35+2 e non riusciva ad attaccarsi,ma ho perseverato tanto col tiralatte,e anche se all inizio erano gocce,poi,piano piano è arrivata la montata vera dopo circa 12 giorno..non arrendetevi mamme..è stressante e stancante,ma non c’è cosa più sana x loro..ed allattare,almeno x me,è meraviglioso ♡

  2. Le nascite pretermine sono sempre fonte di forte stress e n mila problemi da affrontare e il latte passa quasi sempre in secondo piano…parlo da mamma di un bimbo nato a 25 settimane e allattato per 16 mesi..è dura ma si può fare..il latte materno è importantissimo figuriamoci per questi piccoli esserino. .è dura all inizio molte volte si penserà ad arrendersi ma guardate i vostri piccolini e trovate da loro la forza di non mollare