Neonati in terapia intensiva: le culle supertecnologiche

Arrivano le culle supportate da smartphone nella terapia intensiva, in modo tale da permettere a mamma e papà di tenere sotto controllo i propri piccini 24 ore al giorno. La culla iper-tecnologica ha fatto il suo ingresso sull’isola Tiberina a Roma. A sperimentarlo per primo è stato Rosario Fiorello, il noto showman che in collaborazione con la Philips ha dato il via a questo progetto.

La tecnologia al servizio della cura neonatale

All’ospedale Fatebenefratelli si è deciso di provare questa nuova tecnologia che serve per garantire il controllo dei bambini ricoverati in terapia intensiva. La tecnologia screen-to-screen garantisce un sistema video protetto che dà l’opportunità ai genitori di verificare come sta il loro bambino, anche se ci si trova a lavoro o a casa. È possibile monitorare non solo lo stato del neonato, ma anche i suoi livelli di salute e tutti i parametri vitali.

Alle culle dei piccoli del Fatebenefratelli di Roma è stato applicato un apparecchio wireless. I familiari possono collegarsi a questo apparecchio tramite tablet oppure smartphone. Senza dover per forza accedere alla struttura e aspettare l’orario delle visite, il bambino può essere sempre monitorato oltre che dai genitori anche da parenti e nonni, purché ci sia l’invito di mamma e papà. Il collegamento può essere condiviso con un link a scadenza temporale che dura per un massimo di 20 minuti.

Culle tecnologiche: la nuova frontiera del parental control

L’idea di dare il via a questo progetto è arrivata a causa delle numerose visite che venivano fatte dai genitori quando i bambini sono in terapia intensiva. L’ospedale ha deciso di rinnovare i sistemi per le 16 culle del ricovero di terapia intensiva e per le 13 del reparto invece non intensivo: ecco perché si è optato per l’installazione di questi dispositivi.

Al Fatebenefratelli dell’isola Tiberina di Roma sono circa 600 i bambini che vengono assistiti ed in particolare, quelli anche nati da parti prematuri. Il progetto è stato voluto dall’organizzazione del Fatebenefratelli ed è davvero molto importante e innovativo, garantito anche grazie alla collaborazione di Philips Italia, Israele e Grecia. Si è studiato questo modello che mette al primo posto la famiglia e che cerca di garantire un supporto ai genitori che stanno vivendo dei momenti di disagio a causa del ricovero dei loro figli presso il reparto di terapia intensiva.

Non è facile staccarsi dal neonato quando si trova in una condizione di salute precaria e questo sistema dovrebbe cercare di smaltire le lunghe file che spesso possono verificarsi nel reparto di terapia intensiva neonatale. La culla hi-tech farà dormire sonni tranquilli ai genitori. L’iniziativa è stata inaugurata dal noto showman siciliano Rosario Fiorello che è stato testimonial di questa iniziativa che porta a un livello superiore il controllo parentale anche sullo stato di salute dei bambini.

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8 commenti

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  1. Bellissima iniziativa,avrei voluto che ci fosse stata 10 anni fa quando sono nate le mie bimbe ogni sera quando andavo via era uno strazio lasciarle in ospedale e non poterle vedere fino al giorno dopo 😞

  2. Io ho avuto la fortuna di avere una delle camere a disposizione della neonatologia e una neonatologia aperta 24 ore giorno…Secondo me sarebbe meglio dare un appartamento per tutta la famiglia come fanno nei paesi nordici e aprire le neonatologia h24
    piuttosto che uno smartphone anche perché finché tutto va bene è bellissimo controllare un bimbo dentro un incubatrice su un telefono. Ai bimbi in tin fa bene la presenza dei genitori e con un telefono che contatto sentono?