Oggi e nelle successive giornate del 9 e dell'11 Maggio nelle scuole elementari di tutta Italia si svolgeranno i test invalsi.
Cosa sono e che scopo hanno i test invalsi
I test invalsi consistono in una serie di domande a risposta multipla sottoposte ad alunni e studenti per valutare il loro livello di preparazione in specifiche fasi del percorso scolastico.
Sono state introdotte dal MIUR con legge n.176 del 25 Ottobre 2007 per valutare i ragazzi delle scuole superiori e nel 2009 sono state estese anche a elementari e medie.
Secondo il Ministero della Pubblica Istruzione queste prove sarebbero necessarie per adeguare la didattica alle esigenze delle singole classi e per stilare programmi educativi più equi in tutta Italia e il più possibile conformi alle Linee Guida dell'Unione Europea.
Nelle scuole elementari vengono reclutati ogni anno circa 250.000 insegnanti che, dopo un'adeguata formazione, somministrano ai piccoli alunni domande a quiz di italiano, matematica e inglese. Nello specifico, i bambini di seconda ci cimentano con grammatica e numeri, mentre per quelli di quinta è prevista anche una prova in lingua straniera.
Dubbi e polemiche sui test invalsi
Inizialmente il MIUR aveva considerato gli invalsi un semplice strumento statistico, pertanto i test non richiedevano valutazione e si svolgevano in forma anonima. Negli ultimi anni, invece, le nuove direttive prevedono che le prove siano nominali e che vengano valutate singolarmente in modo da poter redigere la storia della carriera scolastica di ciascun studente.
Queste nuove disposizioni hanno suscitato forti polemiche da parte di molti genitori e anche di qualche insegnante, i quali non hanno esitato a scendere in campo con scioperi e manifestazioni.
Secondo il loro parere gli invalsi premiano il sapere nozionistico a scapito dei contenuti disciplinari, sottolineano le differenze tra i singoli alunni che si sentono giudicati e sotto pressione e infine sottraggono tempo al normale svolgimento della didattica.
I bambini infatti non dovrebbero essere valutati attraverso semplici numeri ma per le loro capacità di sviluppare idee, cooperare con i coetanei e impegnarsi nello studio.