“Papà, mi iscrivi ad una gara di cacca?”: le frasi dei nostri figli

Papà mi iscrivi ad una gara di cacca?

I bambini non appena imparano a parlare diventano una fonte inesauribile di follie logiche e grammaticali.
Formulano domande e danno risposte che a volte ci sorprendono completamente.
Sono infatti ancora liberi dagli schemi che acquisiranno e che li faranno diventare adulti.

Prima però che questo accada voglio godermeli così.
Quando poi smetteranno di sbagliarsi e fare associazioni assurde, sarà ugualmente buffo ricordare con loro quelle frasi impossibili.

Alcune di quelle che elencherò provengono direttamente dalla famiglia di Uffapapà, altre le ho sentite da colleghi, amici o direttamente dal fantasmagorico mondo del web.

Una delle mie preferite è proprio “Papà mi iscrivi ad una gara di cacca?

Effettivamente mio figlio è un esperto in tal senso, non lo si può negare, ma l’idea di poter gareggiare e forse primeggiare con altri coetanei rende la trovata assai spassosa.
Immaginatevi una sala piena di water, e tutti i bambini seduti.
Un arbitro che fischia il via.
C’è da ridere…

Mamma mi avverti quando ti sei addormentata, così mi addormo anche io” racconta della loro innocenza e della voglia di condividere tutto, persino il sonno.

Molto popolare è quella in cui si cita “Zombie” e “Gesù” contemporaneamente.
Se Gesù è morto e risorto allora è uno Zombie?
In questo caso non si sa se sia il caso di approfondire le conoscenze religiose per il bambino oppure diminuire quelle televisive. Forse tutte e due.

Papà, basta parlare e pensa a guidare!”: mia figlia alla tenera età di 3 anni. In macchina mentre le racconto di quando ero piccolo e delle esperienze fatte. Pensavo fosse contenta di ascoltare quello che capitava a me alla sua età.
Evidentemente non era d’accordo.
Lei voleva solo il silenzio e che fossi concentrato alla guida.

I bambini, si sa, dicono la verità, e con la verità si può essere molto pungenti.
Come quando parlano del tempo che passa.
Mamma questo è il dvd più grande del mondo
Ovviamente non sanno che la musica una volta si ascoltava sui giradischi.

E ancora: “Quando eravate piccoli il mondo era in bianco e nero?” dopo che i nonni gli hanno spiegato che alla loro età i film erano solo in bianco e nero.
Nella loro immaginazione esiste un mondo del passato in due colori. Lo trovo geniale.

Ma questo è ancora niente. La loro innocente crudeltà non ha limiti.

Sei nato prima tu o la mamma?” mi fa mio figlio all’età di 4 anni.
Io” gli faccio.
Allora muori prima tu…
Tiè. Semplice. Matematico. Elementare.

Anche con la mamma sanno essere carini.
Perché i seni cadono giù?

O con le donne incontrate per caso durante una fila alle poste.
Quando nasce il bambino?” rivolto ad una donna leggermente grassa.
Se questa domanda l’avesse fatta un adulto avrebbe certo ricevuto in cambio una borsata in faccia.

O quando parlano della vecchiaia
La nonna è molto vecchia, è quasi morta

Sul cibo.
Dopo aver assaggiato una galletta di mais ecco la reazione di mio figlio: “No, grazie non mangio il cartone
Non ha forse ragione? Quelle gallette sembrano cartone.
O no?

Cosa è questo sesso?
Dopo che, nostra colpa, lo abbiamo lasciato davanti ad un programma televisivo. Era la Rai prima serata comunque.

Perché la nonna non ha figli?

Su Dio ne hanno ovviamente di tutti i colori
Cosa fa Dio tutto il giorno?
Provate voi a rispondere ad una domanda del genere.

Anche questa richiede una risoluzione abbastanza complessa.
Se Dio è il papà di Gesù, chi è il papà di Dio?

Se Dio è ovunque, io sono Dio?

Insomma volendo se ne potrebbero citare decine e decine.
Quali sono le vostre?
Cosa vi ha colpito e divertito di più?

Chiudo questo articolo con una citazione di mio figlio che condivido e appoggio pienamente.

Papà basta andare a lavorare…

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