Pessimi nonni: come limitare i danni

I nonni sono una grande ricchezza ed una grande fortuna: all’interno di questo sito abbiamo avuto modo di ribadirlo più volte. Ma per essere nonni buoni e bravi, è necessario iniziare una collaborazione alla pari con i propri figli, nel rispetto reciproco, e per il bene dei nipoti. Nessuno nasce sapendo già interpretare alla perfezione il proprio ruolo: ma tutti possono migliorare.

Ci sono però alcune situazioni, ma soprattutto alcune persone, difficili da cambiare: perché non è detto che avere nipoti trasformi pessime persone in uomini e donne migliori. La cosa fondamentale è che voi facciate valere, con calma e fermezza, il vostro ruolo genitoriale: perché alla fine della fiera, il figlio ingovernabile ve lo ritroverete voi. Ecco allora quali sono i comportamenti che vanno arginati all’origine.

Chi fa cosa: sembra uno scioglilingua, ma è la base di tutto. Voi siete i genitori, loro i nonni. Se state trascorrendo del tempo tutti insieme, voi li cambiate, li fate mangiare, li addormentate. Nel modo che voi decidete. Se poi il nonno o la nonna vi offrono un aiuto, sta a voi accettare o declinare. Non c’è scena più odiosa di madre o suocera che strappano il figlio dalle braccia della mamma per calmarne il pianto.

Il cibo: il pessimo nonno si ritiene in genere un perfetto nutrizionista. E quindi via libera alle fragole a 3 mesi, all’uovo a 4, al goccio di vino nel bicchiere a 6. L’aperitivo si fa con l’ovetto al cioccolato. Se non avete altra alternativa che affidargli il piccolo, terrorizzatelo con gli effetti di una pessima alimentazione.

L’autorità: un classico. Voi sgridate il figlio che ha combinato un danno, e loro sgridano voi. È difficile per tutti, perché molti nonni soffrono davvero nel vedere i nipotini messi di fronte a ciò che fanno. Prendeteli da parte e ricordate loro che quando si trattava di voi, volavano ciabatte, e non parole: e questo vi ha evitato un sacco di sbagli. Comprenderanno.

Il gioco: giocare per un bambino è fondamentale. Per molti nonni no: mettono in croce i propri figli per passare del tempo con loro, ma non appena se li vedono dentro casa e hanno messo in tavola le lasagne, ritengono concluso il proprio ruolo. Ma se volete davvero lasciare un segno nei nipoti, giocate, leggete, passeggiate con loro: non lo dimenticheranno mai.

Niente gare di popolarità: questa è dedicata alle nonne paterne (non tutte, eh), che pensano spesso di pareggiare i conti. Mio figlio a te, tuo figlio a me: ecco, così proprio non funziona. Concedere al bimbo qualsiasi cosa, per vincere l’amore della mamma, è eticamente sbagliato e una perdita di tempo. Concentratevi nell’essere una buona nonna!

E alla fine della fiera, ci sono quelli che nonni non ci si sentiranno mai: niente affetto, zero presenza, il vuoto cosmico. Ma questi in genere sono stati anche pessimi genitori, e per quanto doloroso sia, c’eravate preparati: sappiate comunque che vostro figlio ha già tutto l’amore che gli serve, e sono loro quelli che ci perdono davvero!

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