“Il primo giorno di scuola che quest’anno mia figlia non avrà”

Per molti genitori settembre rappresenta un mese particolare, poiché i figli si preparano al ritorno a scuola. Un’emozione che però ha lasciato il posto al dolore per Julie Apicella, residente nella contea inglese del Norfolk. La donna ha postato due foto sui social: una del 2015 in cui compare la figlia Emily pronta al primo giorno di scuola, ed una del 2016 completamente vuota. La piccola purtroppo è morta per un cancro ai reni a soli 8 anni.

L’importanza della sensibilizzazione sui tumori infantili

L’obiettivo di Julie è quello di sensibilizzare le persone sui tumori infantili, che colpisce un bambino su 285. Un numero tutt’altro che insignificante, perciò Julie vuole che la lotta ai tumori infantili passi anche per la sensibilizzazione dell’opinione pubblica, che non significa solo mettere qualche “like”, ma aiutare concretamente con donazioni ai centri oncologici per salvare bambini malati di tumore.

Bisogna apprezzare la quotidianità

La foto è straziante ma aiuta a far riflettere. Molto spesso non apprezziamo ciò che abbiamo, lo diamo per scontato e ne sentiamo la mancanza solo quando non c’è più. Ecco perché bisogna vivere intensamente la quotidianità della famiglia, evitando liti o inutili capricci per una vita che ci riserva anche delle brutte sorprese.

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112 commenti

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  1. Che dolore povera donna, mamma. ….questa donna vivrà per SEMPRE con questo dolore fino alla fine dei suoi giorni purtroppo. ….nessuno le restituirà sua figlia ,spero che questa donna dopo questa enorme disgrazia che ha colpito lei e la sua famiglia abbia un motivo per poter vivere una persona accanto che sia il marito, un altro figlio per cui vivere cercando nel dolore immenso di poter andare avanti perché la vita va avanti nonostante tutto forza signora si faccia forza anche se sono parole inutili davanti a questa tragedia

  2. Oddio, il dolore della perdita di un caro è tremendo, lo so bene io che ho perso mio marito da poco, ma un figlio no, non è nemmeno quantificabile, impensabile, un dolore a cui ci si arrende, rannicchiati in un angolo, per il resto della vita…

  3. bisogna donne il cordone perché con un piccolo gesto che a noi non costa nulla si riesce a far felice tante persone che ne hanno bisogno io l ho donato solo che purtroppo non è servito perché i miei bimbi erano prematuri