Imparare a casa: pro e contro dell’homeschooling

Sono 1500 le famiglie in Italia dove la campanella suona in casa. Stiamo parlando dell’homeschooling: la scelta di guidare lo sviluppo dei bambini attraverso l’educazione parentale.

Con l’homeschooling il modello dell’istruzione classica viene messo in discussione. Non c’è aula, non c’è insegnante: i genitori educano i figli in libertà, attenendosi o meno al programma scolastico canonico.

Una scelta di vita importante e che sta riscuotendo sempre più successo, anche alla luce dei vincoli imposti sul tema vaccini.

Vogliamo analizzare meglio questo fenomeno? Ecco una breve sintesi dei principali pro e contro di questo modello educativo.

I pro dell’homeschooling

1. Educare in modo personale

Meno libri di arte, più visite quotidiane ai musei. Meno storia della musica e più esercizi con gli strumenti. Grazie all’educazione parentale ogni giorno si può inventare un modo nuovo e personale per educare i propri figli, scegliendo percorsi innovativi.

2. Proteggere i bambini dalle pressioni sociali

Bullismo, violenza psicologica e degrado morale sono virus che sempre più spesso infettano il mondo dei giovani. Grazie all’homeschooling i ragazzi più fragili non dovranno essere esposti ad ambienti tossici, fino a che non saranno pronti ad affrontare le difficoltà.

3. Evitare distrazioni

Una classe rumorosa e indisciplinata può essere un freno all’apprendimento: immaginate la differenza nell’educare il bambino con un metodo one-to-one, senza distrazioni o rallentamenti. Più efficacia e meno tempo perso significano più risorse per godersi la giornata.

I contro dell’homeschooling

1. Un impegno per i genitori

Innegabile che il primo, grande ostacolo dell’educazione parentale è il tanto tempo da dedicare ai figli. Per seguire questa filosofia, la mamma o il papà devono votarsi all’istruzione e alla crescita dei ragazzi. Una missione apprezzabile, ma che per alcuni può essere sfiancante.

2. Meno confronti con l’autorità

La scuola, la maestra, il voto: tutti pilastri sociali che aiutano i bambini a confrontarsi con l’autorità e con la responsabilità individuale. Un bambino che viene educato dalla mamma, vivrà in modo diverso il primo approccio con insuccessi e difficoltà e potrebbe faticare a sviluppare autonomia e consapevolezza nell’affrontare il mondo esterno.

3. Un freno alla socializzazione

La scuola è, nella maggior parte dei casi, un ottimo luogo dove socializzare e confrontarsi con i pari. Scegliendo l’educazione parentale i bambini potrebbero faticare di più a formare un gruppo di amici, sentendosi isolati.

Voi mamme siete a favore o contro all’educazione scolastica a casa?

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15 commenti

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  1. Mio figlio.non è entrato alla materna quest’anno, volevo provare a fargli fare delle attività in casa, ma niente, nn mi vuole ascoltare, e ne ho uno solo! L’ho portato alla scuola privata, che x me in questo momento significa sacrifici enormi, ma mio figlio almeno interagisce, impara

  2. Molto favorevole. Se si ha la possibilità, magari mettendosi d’accordo con altre mamme ed educando insieme a turno più bambini, credo che sia un metodo molto più mirato ad un istruzione personalizzata sulle facoltà del bambino. Il nostro sistema scolastico è troppo standardizzato!

  3. Sfavorevole. Per me le capacità di socializzazione e confronto con gli altri si evolvono in mezzo alla gente. E poi a ogni materia scolastica il suo specifico insegnate non un tuttologo.

  4. Assolutamente contraria. Prima o poi devono entrare in società e non sapranno confrontarsi con gli altri… in più sembra di tornare all’800 quando l’istruzione privata (in casa) era privilegio dei pochi nobili, mentre la scuola pubblica ai poveri che non potevano permettersi altro.

    • Si ma in molti casi(non in tutti) la scuola e’ rimasta ai fondamenti della sua esistenza. Le insegnanti non possono rispondere ai bisogni dei bambini.E loro stesse soffrono di burnout
      E’ una questione davvero complessa..

    • Si..ma ad es io , seppur laureata, non mi sentirei mai in grado di insegnare a mio figlio. E poi cosa vuol dire? Lo porti al museo x fargli vedere gli affreschi, lo porti a vedere un orto botanico..na le nozioni base? Chi gliele dà? Chi gli spiega cos’è la.fotosintesi, le differenze tra i vri alberi, fiori…o la storia dietro a un dipinto?? E all’esame di stato cosa faranno? Ecco..io sono contraria

    • E chi siamo noi ( parlo di non insegnanti) a giudicare gli insegnanti e il lavoro che fanno? Certo, ci sono casi on cui sarebbe meglio che stessero a casa ..ma meno male sonk pochi. Non biasimiamo sempre gli insegnanti perché io ad es non mi sentirei mai in grado di paragonarmi a loro, e non solo x le nozioni, ma gli studi che ci stanno dietro

  5. Sinceramente non sapevo si potesse fare… pensavo la scuola fosse appunto “dell’obbligo” …. io sarei favorevole! magari facendosi aiutare da un tutore/insegnante a domicilio ogni tanto, x certe materie