Come proteggere i nostri figli dai pericoli di questo mondo?

Crescere un bambino significa insegnargli a poco a poco a diventare sempre più autonomo, non solo nelle funzioni quotidiane, ma anche nel distanziarsi da mamma e papà, riconoscendo i pericoli e le situazioni da cui dover subito prendere le distanze. 

Con l’arrivo dell’estate poi, questa autonomia aumenta in maniera esponenziale. Si gioca sul prato, si va al mare, magari si partecipa ai campi estivi o alle colonie. In tutto ciò però (e purtroppo, viene da aggiungere) è necessario che i piccoli imparino anche a valutare le persone e l’ambiente che hanno intorno.

In questi giorni sta facendo il giro della rete un video drammatico che arriva dalla California. Una mamma con due bimbi sta facendo la fila in un negozio. Tiene in braccio il più piccolo di appena pochi mesi, mentre l’altra ha 5 anni e gioca vicino alla porta, a pochi metri da lei. Improvvisamente, dal nulla, un uomo si sporge nel negozio, afferra la bambina e tenta di scappare. La mamma disperata esce dal negozio e miracolosamente rientra con entrambi i piccoli. Non sappiamo come abbia fatto a riprendersi la figlia (anche se in questi situazioni si diventa leonesse), ma quello che è certo è che stato sufficiente un attimo di distrazione della donna, che comunque si trovava in un ambiente sicuro, perché qualcuno tentasse di rapire la sua bambina.

Cosa fare allora? Qualche consiglio

Con i bambini molto piccoli, l’unica soluzione ovviamente è non perderli di vista un attimo, come sicuramente si è già soliti fare.

Con quelli più grandicelli, dai 3-4 anni in su, è importante il dialogo.

È importante spiegare, con parole misurate ma concrete, che nel mondo non tutte le persone sono buone (come del resto succede anche nelle favole) e che, purtroppo, i pericoli si nascondo dietro l’angolo. Alcune persone possono cercare di far del male ai bambini. Per questo motivo devono evitare di allontanarsi da mamma e papà, soprattutto se ci si trova in un luogo affollato, devono evitare di accettare la confidenza immediata di una persona che non hanno mai visto prima se non si trovano assieme ai loro genitori. Non devono credere a chi dice loro che c’è un regalo che li aspetta per staccarli dal gruppo di cui fanno parte.

Insegnategli bene i nomi dei genitori, la via dove si abita, il numero di telefono.

Da una certa età in poi i bambini diventano diffidenti nei confronti degli adulti, e iniziano a capire le situazioni di pericolo. Dite loro che se un adulto dovesse avvicinarli e infastidirli, devono gridare fortissimo, chiedendo aiuto. Nessuno rimane insensibile alle grida di un bambino.

E voi, che ne pensate di tutto questo?

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