Quando inverno fa rima con muco…

La primavera è alle porte ed io, onestamente, la aspetto con ansia. No, non per tanto per il sole più caldo, per le giornate che si allungano, per le ferie che si avvicinano. Ok, anche per quello, ma soprattutto perché spero che con l’inverno se ne vada anche il perenne intasamento del nasino di Caterina e la tosse, sua fedele compagna.

So di non essere l’unica in questa situazione, quindi molte mamme come me capiranno quanto è snervante convivere, per almeno tre quarti del periodo invernale, con una bimba che ha perennemente la “candela”. Che quando respira sembra Peppa Pig da quanto è intasata. Che la notte… No, meglio non pensare alle nottate fatte di continui risvegli nei periodi di super raffreddore!!! Senza considerare che Caterina, all’alba dei tre anni, non ha ancora imparato a soffiarsi il naso!

Liberare il nasino dal muco: un’impresa titanica!

Ma voi come fate a pulire il naso ai vostri bimbi? Io mi sono sempre munita di fialette di fisiologica e siringhe (senz’ago, ovviamente…), pronta alla lotta già al primo segno di naso chiuso.

Nelle situazioni normali bastavano un paio di lavaggi nasali, mattina e sera. Ma quando il gioco si fa duro, è lì che i veri duri cominciano a giocare! E allora si partiva con le “procedure d’emergenza”, arrivando anche a 5/6 lavaggi al giorno, a volte seguiti anche dall’aspiratore nasale. Inutile dire che Caterina odia profondamente queste pratiche. L’aspiratore quindi cerco di usarlo il meno possibile. I lavaggi invece, per quanto capisca che possano essere fastidiosi, li ho sempre ritenuti importantissimi per evitare che il raffreddore degenerasse.

La salute passa anche dal naso

Sì perché con i bambini è un attimo: due giorni di raffreddore “pesante” sono sufficienti a far scendere il muco in gola, causando anche tosse. Oppure possono causare fastidiosissime otiti, se il muco ristagna e si infetta nella zona dietro al timpano. Qui a casa nostra va molto di più la tosse, e capita spesso che il muco si infetti in zona bronchiale. Per evitare che il muco vada dove vuole a creare problemi, è importante mantenere le alte vie aeree libere. Ecco perché credo sia fondamentale che il nasino della mia bambina resti il più pulito possibile, anche se per lei è una grande seccatura!

Già qualche settimana dopo la nascita, prima delle dimissioni dall’ospedale, una gentilissima infermiera ci aveva mostrato più volte come effettuare correttamente il lavaggio del naso a Caterina. Aveva sottolineato l’importanza di questa pratica, consigliandoci di ripeterla una volta al giorno, al mattino o alla sera, anche a scopo preventivo.

Ammetto che per i primi mesi ho seguito il consiglio, facilitata anche dal fatto che Caterina non si lamentava minimamente durante il trattamento. Poi è arrivata l’estate e ho trascurato questo aspetto: errore! Con il primo autunno è arrivato il primo raffreddore, e già la mia piccola cominciava a mostrare segni di insofferenza ad ogni lavaggio. Con il passare del tempo è diventato sempre più difficile procedere alla pulizia del naso, e anche ora è tutt’altro che una passeggiata!

Un’alternativa efficace ma non fastidiosa: Aluneb MAD Nasal

Con il metodo classico, siringa e fisiologica, mi sembra che il sollievo sia solo momentaneo. Poco dopo il nasino è di nuovo pieno, soprattutto se il muco è già diventato più denso e non riesce a colare da solo. Ultimamente quindi ho sperimentato un altro strumento, che ha la stessa semplicità di utilizzo e che in effetti può sembrare uguale, ma non è così!

Si tratta di Aluneb 15 flc. + MAD Nasal, un apposito dispositivo che permette di nebulizzare la soluzione fisiologica in particelle che si fermano esclusivamente nella alte vie respiratorie, utile oltre che per il raffreddore, anche per riniti, rinosinusiti, poliposi nasali, adenoiditi e otiti. In pratica è una sorta di piccola siringa con un adattatore conico morbido morbido, che si adatta in modo ergonomico alle narici di adulti e bambini. In questo modo, se anche Caterina si muove, non rischio di farle male graffiandola con il beccuccio della siringa.

Come si usa Aluneb MAD Nasal?

Utilizzare Aluneb MAD Nasal è semplicissimo: una volta riempita la siringa con la soluzione in dotazione si riavvita l’adattatore e si procede come per un normale lavaggio. La fisiologica però verrà nebulizzata. Il trattamento è molto rapido e decisamente meno fastidioso di quello effettuato con una normale siringa!

Aluneb MAD Nasal viene venduto con dei flaconcini di soluzione fisiologica (o ipertonica) arricchita con acido ialuronico, che idrata e facilita la rimozione di muco e allergeni dalle alte vie respiratorie. Io l’ho usato senza problemi per Caterina perché il nostro pediatra di fiducia mi aveva già consigliato l’utilizzo di questo tipo di soluzione fisiologica, ma come per tutto è sempre meglio chiedere un parere al proprio pediatra.

Essendo così rapido, anche per Caterina il trattamento è meno traumatico, e le lotte per il lavaggio del nasino stanno diminuendo. Ora stiamo uscendo dall’ennesimo raffreddore ma ho già fatto scorta di fisiologica con acido ialuronico per far tornare il lavaggio una routine quotidiana.

Sarà sicuramente utile per prevenire qualche altro raffreddore e soprattutto qualche complicazione. Con la speranza che anche Caterina impari presto a soffiarsi il naso!

Per maggiori informazioni, ecco il video che spiega i processi e il corretto utilizzo di Aluneb MAD Nasal.

Il video della settimana

9 commenti

Rispondi a Sara ZaninCancella risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *