Rissa tra mamme a Milano nell’ultimo giorno di scuola

Sembrava una giornata scolastica come tutte le altre alla scuola elementare di Gallarate, in Via Visconti, ma la tranquillità di quel venerdì pomeriggio è stata infranta da una rissa tra mamme, proprio sotto gli occhi dei bambini. Vediamo cos’è successo.

Un’assurda lite tra mamme

L’ultimo giorno di scuola dovrebbe essere un evento gioioso per i bambini, entusiasti per l’arrivo delle tanto attese vacanze estive, ma i festeggiamenti sono sfociati in un nuovo episodio di violenza, proprio tra due persone che dovrebbero invece essere esempio di retto comportamento.

Due mamme di circa quarant’anni si sono azzuffate fuori dalla scuola elementare per un banale un litigio. La causa è assurda tanto quanto la lite stessa. Tra i figli delle due mamme da un po’ di tempo c’erano degli attriti, cosa piuttosto normale per dei bambini, ma anziché cercare di placare pacificamente la questione dando buoni consigli ai propri figli, le due donne hanno pensato bene di risolvere tutto bisticciando.

Tutto ciò è sfociato nell’aggressione di venerdì, iniziata con degli insulti e proseguita con spintoni, schiaffi e molto altro. Il trambusto causato ha attirato l’attenzione dei bambini, degli altri genitori e degli insegnanti, che hanno chiamato prontamente le forze dell’ordine e i soccorsi.

La lite si è risolta con contusioni poco gravi, di cui si è occupato il 118, ma la conseguenza è un’altra.

Quando a dare il cattivo esempio sono i genitori

Un genitore dovrebbe essere il primo modello di riferimento per un bambino, un esempio da seguire nei momenti di difficoltà così come nella vita di tutti i giorni

Nonostante sia comprensibile l’esasperazione e la frustrazione che ha portato a questo gesto, la violenza gratuita di cui le due donne si sono macchiate (entrambe accusa l’altra di aver cominciato) non è giustificabile e ci fa riflettere sul fatto che spesso il cattivo comportamento di bambini e ragazzi sfocia da un tremendo esempio da parte degli adulti.

Il video della settimana

Un commento

Rispondi a Giuseppe LombardoCancella risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *