Sbarazzarsi dell’usato, si ma non buttiamolo!

Chi ha una casa piccola, con problemi di spazio e ha un bambino piccolo, generalmente impara, entro il 3° mese di vita, a giocare a Tetris live 3D inventando incastri improbabili, equilibri fortuiti e ricavando spazi insperati.

Quando però il bimbo comincia a crescere, complici anche le orde di parenti che fanno regali selvaggi, il più delle volte plasticosi o tute in serie, degne dell’armadio di Puffetta, gli spazi si restringono drasticamente e gli ambienti abitabili, a stento, diventano vivibili.

Quante di noi hanno vissuto questo magico momento? Più o meno tutte. Alla fine ci si ritrova con tonnellate di tutine da neonato, set di bavaglini, oggetti per la prima infanzia e giochi vari ed eventuali che non si sa più dove mettere.

A meno che non si pensi di avere un altro bimbo, bisogna valutare come disfarsi delle cose usate. La prima cosa da fare è appunto valutare seriamente se si vogliano o possano avere altri bambini; sarebbe comunque buona norma tenere qualcosa, magari quelle essenziali e sperare che il secondogenito abbia lo stesso sesso del primo e che, soprattutto, nasca nella stessa stagione, se no tutti gli indumenti dei primi mesi saranno totalmente inutili. Dopo aver fatto questa prima cernita, scegliamo quelli più nuovi, sicuramente ne avremo tanti col cartellino ancora attaccato. In questo frangente si prospettano due possibili soluzioni, la prima è quella di dare in beneficenza o regalare a qualcuno che conosciamo, la seconda quella di portarli a un mercatino dell’usato e guadagnare anche qualche soldino.

Stessa cosa per i giocattoli. Quelli più logori o rotti potremo buttarli, a meno che non ci ispirino qualche idea riciclosa prêt-à-porter, diversamente addio. Quelli ancora utilizzabili potranno essere venduti o regalati, ormai in quasi tutte le città si trovano gruppi per il baratto o mercatini dell’usato.

Se poi, invece, fossimo noi a dover acquistare o accettare oggetti e indumenti usati, un’unica attenzione per i bambini. No a scarpe e oggetti personali quali ciucci e biberon, nemmeno se dei fratelli più grandi.

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  1. Io per gli abiti dei bimbi ho scelto Baby Bazar. Hanno un’ottima selezione e i negozi sono tutti dedicati ai bambini e alle mamme. La selezione è alta, ma posso controllare tutto quello che vendo sul sito. Una bella scoperta!