#TiabbiamoAscoltato: la Plasmon dice addio all’olio di palma

Cosa succede quando un’azienda viene criticata per un suo prodotto nel tempo dei social, quando in un attimo tutto diventa pubblico, anzi virale? Quando la voce del dissenso ti può travolgere?

Se è un’azienda intelligente, come la Plasmon, riesce a sistemare la cosa e farne un veicolo pubblicitario.

Parliamo ovviamente del fatto che da qualche giorno i biscotti per bambini più famosi d’Italia non contengono più olio di palma. Ormai è ufficiale, ma per capire bene cosa è successo, bisogna fare un passo indietro.

La Plasmon è una azienda italiana (anche se adesso è controllata dall’American Heinz) che dal 1902 produce prodotti a base di Plasmon, un alimento molto nutriente.

Qualche anno fa la Plasmon ha deciso di inserire nella dieta di bimbi molto piccoli l’olio di palma, un  grasso vegetale che di solito si evita di dare ai piccoli. Ovviamente questa cosa ha fatto molto discutere, anche se la maggior parte dei rumors si sono avuti da quando nel 2014 tutti sono stati obbligati a indicare l’olio di palma negli ingredienti, cosa che prima non accadeva.

Piano piano tra le mamme è salita l’indignazione: e da ogni dove sono arrivati messaggi, petizioni, richieste di modificare la composizione dei famosi biscotti.

Ma invece di mettere la testa sotto la sabbia, aspettando il passaggio della tempesta, la Plasmon ha tolto quell’ingrediente. Sul sito TiAbbiamoAscoltato.it. c’è la nuova lista e l’olio di palma non compare più.

Dopo un anno di ricerca, dicono, hanno trovato la quadratura del cerchio. Il biscotto è quello di sempre, ma senza olio di palma (anche se continuano a definirlo sicuro e sostenibili): sono stati inseriti invece olio di girasole e olio d’oliva.

Non solo: la campagna pubblicitaria #TiAbbiamoAscoltato sembra proprio aver fatto centro.

Alla fine comunque abbiamo vinto noi mamme: perché con la salute dei nostri piccoli non si scherza!

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52 commenti

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  1. La verità è che non dovevano proprio metterlo nei prodotti per bambini. Ora dicono che sono ATTENTI, io ci credo poco. Mamme allattate i vostri cuccioli e preparare cose fatte in casa

  2. “Non c’è nessun alimento che fa bene o fa male in assoluto e questo vale anche per l’olio di palma. Si tratta di un grasso saturo molto simile al burro e come il burro non fa male se non si esagera nel consumo. Demonizzarlo è sbagliato, non esiste una pericolosità dell’olio di palma in quanto tale”. Parola di Laura Rossi, nutrizionista del Centro di ricerca per gli alimenti e la nutrizione.Insomma fare la guerra a questo alimento dal punto di vista nutrizionale o salutistico non ha senso. “L’olio di palma – spiega Rossi – come tutti i grassi saturi può avere un impatto negativo sulla salute soprattutto di cuore e vasi sanguigni. Ma esattamente come per gli altri grassi saturi il segreto sta nella moderazione. Per essere chiari – aggiunge la nutrizionista – visto che l’olio di palma si trova nella stragrande maggioranza dei prodotti confezionati, se facciamo colazione con dei biscotti, poi a metà mattinata mangiamo dei cracker e a pranzo mangiamo per esempio prosciutto e melone o una caprese, cibi che naturalmente contengono grassi saturi, abbiamo esaurito la nostra ‘dose’ giornaliera. A merenda quindi dovremo preferire un frutto a un gelato e la sera evitare i formaggi e mangiare magari del pesce. L’alimentazione sana sta nell’alternanza e nella variazione degli alimenti”.Secondo la nutrizionista insomma “una merendina confezionata, dal punto di vista degli acidi grassi, non è più virtuosa della crostata della mamma solo perché la mamma nell’impasto della crostata ci mette il burro. Altro discorso – spiega Rossi – se sostituiamo l’olio di palma o il burro con l’olio extravergine di oliva. Ma se lo facciamo dobbiamo tenere presente che il sapore e la consistenza cambiano e questo, se fatto dalle industrie alimentari può comportare la necessità di ricorrere ad additivi per correggere il sapore che, in alcuni casi potrebbero essere più dannosi”.Tra l altro da qlc giorno lo stanno pubblicizzando in tv!!@