Troppi parti cesarei? Tagliati i fondi agli ospedali negligenti

Quello dei parti cesarei è ormai da tempo un argomento molto discusso. Molte donne si sentono “menomate” derubate di una maternità “normale” e, sebbene per molte altre il cesareo sia stato risolutivo, non si dovrebbe mai perdere di vista che ciascuna ha le sue sensazioni, le sue percezioni e una propria sfera emotiva. Quello che invece non è opinabile, in quanto realtà assodata, è la percentuale allarmante dei tagli cesarei praticati in Italia.

Si impenna la media dei parti cesarei in Italia

Infatti, sebbene esistano delle linee guida dell’Oms, la percentuale dei parti cesarei raccomandata del 15% non viene rispettata praticamente in nessuna regione, con picchi anche inquietanti al sud. La media nazionale è del 35,5% dei parti cesarei, con un quasi rispettabile 21% in Toscana e un preoccupante 59,5% in Campania.

Il perché di questo alto numero di parti cesarei si spiega, o forse no, con illazioni, motivazioni reali, sospetti. In realtà però, le motivazioni addotte dai medici sono sempre le stesse, un impegno del bambino inefficace, giri di cordone ombelicale attorno al collo, sofferenza fetale. Intendiamoci, molto spesso si tratta di eventi reali in cui il cesareo è imprescindibile per la sicurezza di mamma e bambino, epperò anche gli abusi, purtroppo, non mancano, e i numeri lasciano poco adito alle ipotesi.

L’intervento del Ministero: “Taglieremo i fondi a chi non si attiene alle regole”

Da ora in poi però, sotto dictat del Ministero, le Regioni non lasceranno scampo a quegli ospedali dove la percentuale del 15% non verrà rispettata. Come? Semplicemente tagliando i fondi, il che per un ospedale è come la minaccia di una sanzione. Tutte le informazioni dettagliate si trovano nel Pne, Piano nazionale esiti, pubblicato dall’Agenas, l’agenzia delle regioni, che auspica un netto calo di questa pratica che, ricordiamo, va effettuata solo in caso di reale necessità poiché si tratta a tutti gli effetti di un intervento chirurgico ed è decisamente più rischiosa di un parto vaginale.

L’importanza dell’informazione 

Eppure, al di là degli ospedali, ci sono diverse donne che richiedono proprio il parto cesareo per evitare le sofferenze del parto naturale. Sarebbe bene che invece ci si informasse sia sulla tipologia di intervento che sul decorso post operatorio e le eventuali complicanze e si valutasse il cesareo programmato o elettivo solo per quei casi in cui un parto naturale sarebbe effettivamente rischioso, parimenti anche il ricorso al cesareo d’urgenza dovrebbe limitarsi a un’urgenza reale, non per “sbrigarsi prima” come, a detta di diverse donne, accade soprattutto durante le festività.

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23 commenti

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  1. È solo una scusa per tagliare i fondi… A me pare che si insista troppo col naturale anche in situazioni troppo difficili…. Solo per abbassare il statistiche…. se è necessario va fatto, punto e basta..è inutile continuare ad insistere e distruggere la madre e mettere a rischio il figlio

  2. Il parto cesareo nn deve essere un opzione man si e ve fare solo ed esclusivamente in caso di emergenza,tante donne anche se stanno male nn vengono perse in considerazione xke come su tutto ce sempre la furbtt di turno che pensa che un intervento sia meno doloroso del parto naturale!!!il cesareo deve essere un operazione salva vita e nn un capriccio,se avete paura di partorire nessuno vi obbliga a fare i figli!!sono alla mia 3gravidanza spero di poterpartorire naturale anche questa volta,ho paura dei dolori?si tantissimo,solo al pensiero nn dormo la notte,x la prima ho sofferto anche tanto ma va bene così tutto parte del mondo naturale,ma nn farei mai un intervento se nn ci fosse bisogno,anche xke x tante mamme il cesareo nn ne stato una gran passeggiata!!quindi sono d’accordo l’intervento si deve fare solo se sia la mamma che il bimbo ne hanno veramente bisogno!!!

  3. Dopo ore e ore di travaglio da parto indotto e il bambino che cominciava a soffrire hanno optato per tagliarmi i genitali come fossi una bistecca con un recupero lunghissimo fatto di farmaci, dolori lancinanti e difficoltà nei movimenti. In questo caso w il cesareo! Manco ce lo dovessimo guadagnare!

  4. Il parto cesareo è un diritto, non si tocca. Tra l’altro, come nel mio caso, é stato provvidenziale perché ha salvato la vita al mio bimbo… Anche se sono stata io a spingere perché venisse fatto, non certo il personale di turno quella notte… Tra cui un medico giovane e altamente incapace. Che bestie negli ospedali… Onore al merito solo al ginecologo che mi ha seguito, il resto FOGNA!

  5. Ci deve essere sempre la libertá di scelta e va rispettata…in entrambi I casi.
    Nessuno dovrebbe permettersi di giudicare un parto piuttosto che l’altro. Libertà è anche questo.

    • Il cesareo non può essere una libera scelta della madre, rendiamocene conto. È un intervento chirurgico salva – vita. La natura ci ha fatto per partorire e ne siamo tutte capaci almeno da quando esiste il mondo! E se proprio una madre vuole scegliere un cesareo senza alcun motivo grave che se lo paghi di tasca sua …

  6. l’ abuso di parti cesarei non è correlato ad un migliore outcoming di madre e bambino, anzi… si dice che in Italia la mortalità neonatale sia tra le più basse, ma i dati sono vecchi e imprecisi, secondo le ricerche più aggiornate le regioni come Campania e Sicilia che hanno percentuali di cesareo sopra al 50%hanno indici di mortalità neonatale superiori al doppio della media nazionale dove il numero dei cesarei si assesta attorno al 30% (valore comunque alto rispetto alle indicazioni del OMS e della media europea. Inoltre sta aumentando la mortalità materna perché il cesareo é 4 volte più pericoloso per la madre che il parto vaginale. ciò non toglie che tagliare sulla sanità a tappeto non infonde sicurezza ne a chi opera in questi reparti ne ci deve andarci a partorire… in ogni caso l’ ostetricia in Italia è di bassissimo livello e per arginare l’ epidemia cesarei occorre un profondo cambio culturale. Molte madri che hanno avuto un cesareo sono convinte che l’ intervento abbia salvato loro e i loro figli, questo perché i ginecologi sono bravissimi a posteriori a giustificare il loro intervento… il bambino era grosso, aveva 1/2/3 giri di cordone attorno al collo, il suo utero non è buono… ect ect. nessuno verrà a dirvi guardi signora non ne capisco una cippa di ostetricia, sono capace soprattutto ad affettare pancie, così ho tutto sotto controllo e se qualcosa va storto la responsabilità è comunque sua, guardi me lo firmato qui in questo foglio.

  7. Ormai siamo solo dei numeri nelle statistiche, poco fa ho partorito il secondo figlio e mi hanno fatto passare un inferno….insistevo a farmi fare un’ecografia, ma mi rispondevano sempre che il bimbo stava bene secondo il tracciato…..dopo 24 ore (di cui 12 ore ferma a 2 cm che per loro non è neanche il travaglio, ma col bimbo che spingeva tantissimo fino a farmi quasi svenire per il dolore), dopo aver sentirmi dire che sono pazza, esagerata, che i dolori gli avevo immaginato, mi stimolano, e alla fine quando si vede la testa constatano che le fontanelle stanno in posizione non regolare, cioè il bimbo sta girato storto….li volevo ammazzare, perché non ti prendono sul serio, invece una mamma capisce subito se c’è qualcosa che non va…..ho fatto tanta sofferenza inutile e controproducente
    Poi lo stesso discorso per l’episiotomia che non dovrebbe superare un tot, ma per fare quella nessuno ha degli scrupoli, ti squarciano la patata e anche il c..o tanto mica è il loro problema che per le prime settimane ti fai adosso perché la muscolatura incisa e ricucita non funziona…..io non partorirò mai più in Italia, gli ospedali sono atrezzati al livello del medioevo, ti tocca partorire sdraiata e se il parto si complica incolpano te che fai soffrire il tuo figlio…..almeno la mia esperienza è negativa

  8. Ma teste di cazzo grazie a questi tagli ho rischiato di non avete la mia bimba tra le braccia e di non esserci neanche più io!!!! Tagliatevi i vostri stipendi e pensioni…la sanità non si deve toccare! !!

  9. è giusto allora far soffrire una donna e il suo bambino solo x non fare da subito un cesareo?dopo magari il bambino nasce anche con complicazioni (non sempre) facessero multe in altri ambiti sanitari.