Coworking e cobaby in soccorso ai lavoratori autonomi

Parlando di conciliazione famiglia-lavoro, i livelli ad oggi raggiunti in Italia non sono certamente ottimali, ma fortunatamente ci sono molte soluzioni che possono migliorare la vita di chi decide di continuare a lavorare, nonostante l’arrivo dei figli. Dagli asili nidi aziendali alle Tagesmutter, di idee non ne mancano e, più di recente, sono nate i cobaby, un servizio per le mamme che lavorano in proprio in un coworking. In cosa consiste questo binomio coworking e cobaby?

Procediamo con ordine: i coworking sono spazi (ad esempio appartamenti) studiati per permettere a più lavoratori autonomi di condividere l’ambiente di lavoro, anche se fanno professioni che non hanno nulla in comune (ad esempio un giornalista freelance e un avvocato). I liberi professionisti che decidono di lavorare in uno spazio di coworking potrebbero benissimo lavorare da casa o in un proprio ufficio, ma per mille motivi (ad esempio, per paura di rimanere troppo isolati) preferiscono svolgere le loro mansioni in ambienti condivisi con altri lavoratori.

Negli ultimi tempi, nei coworking delle principali città italiane (ce ne sono a Roma, a Milano, a Mestre, a Matera,…) è stato affiancato un servizio di cobaby, cioè di cura e accudimento dei figli dei lavoratori che fruiscono del servizio di coworking: mentre mamma o papà lavorano, nella stanza accanto c’è un’educatrice professionale che, a seconda dell’età del bambino, lo accudisce o gli propone attività ludiche-pedagogiche su misura per lui.

L’idea è senz’altro ottima: addio inconciliabilità di orari di lavoro dei genitori con quelli di apertura dell’asilo, giri dell’oca per portare il bambino al nido che si trova dall’altra parte della città, per non parlare della possibilità di intervenire immediatamente nel caso il bambino non stesse bene.
Insomma, il cobaby è una di quelle best practice che fanno non solo risparmiare le famiglie (il servizio è meno costoso di una baby sitter), ma anche gli semplificano la vita: speriamo che prendano sempre più piede!

Il video della settimana

Un commento

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *