Le mamme di oggi sono donne emancipate, tutte laureate, alcune sposate, altre no. Molte di loro non hanno passato la loro infanzia a sognare l’abito bianco, né i figli che sarebbero arrivati.

Le mamme di oggi sono donne ambiziose, professioniste capaci, fiere, indipendenti, sicure. Sono donne alle quali la tecnologia non fa paura, che viaggiano da sole senza pensieri, pagano il conto al ristorante e prenotano le vacanze. Le mamme di oggi sanno che essere madri è qualcosa di più di un lavoro, che non è questione di istinto o di vocazione. Sanno che il loro ruolo è  semplicemente parte della vita, se hai deciso così. 

È la normalità per chi lo vuole. È la felicità, ma non è tutto, una possibilità, ma non la realizzazione.

Le mamme di oggi vorrebbero lavorare di più, o di meno, se solo fossero messe nelle condizioni di farlo. Sono le donne che in ufficio devono chiedere scusa del fatto di essere anche madri oltre che lavoratrici e, quando tornano a casa la sera sfinite, devono scusarsi perché sono state fuori tutto il giorno. Oppure devono scusarsi quando si presentano ai colloqui di lavoro, perché il lavoro che avevano prima è stato loro negato quando hanno scoperto che sarebbero diventate madri e ora devono sottolineare il fatto che pur avendo figli possono comunque essere brave professioniste. Le mamme di oggi sono quelle che vogliono lavorare, ma che per farlo devono lottare: per avere un part-time, o una pausa pranzo più breve, per poter tornare a casa, dalla famiglia, ad un orario onesto, perché vogliono riuscire a conciliare, ma sanno che la soluzione molto spesso è quella di rinunciare. O emigrare.

Le mamme di oggi sanno di avere il diritto ad una possibilità, quella di dimostrare che sono molto più che solo mamme, ma sanno anche che raramente questa possibilità verrà loro concessa. Vogliono gridare la loro frustrazione, perché hanno tante capacità, ma non quella della conciliazione. E non per causa loro.

Le mamme di oggi, come quelle di ieri, sono donne che, dopo che ha partorito, superato notti insonni, essere sopravvissute ad urla e aggirato capricci, hanno piena consapevolezza del fatto che non esiste problema al mondo al quale non sappiano approcciarsi nella maniera giusta, quella mirata a risolverlo con precisione e nel minore tempo possibile. Non si tratta di semplice multitasking né di mere capacità organizzative, ma di quella capacità di fare entrare nella stessa borsa biberon, sigarette, libri musicali, agenda, planner di lavoro e di tirare fuori ogni oggetto al momento giusto.

Sanno fare, sanno dire, ma alla fine è al senso di colpa che si lasciano andare. E alla stanchezza, a quella sensazione di lottare contro qualcosa più grande di loro che non ha un nome, né un volto, ma loro lo sanno, le vorrebbe solo mamme. Niente di più che mamme.

Le mamme di oggi spesso pensano di non farcela, di arrendersi, poi capiscono. E comprendono che i grandi piccoli occhi che le guardano ogni giorno pieni di ammirazione pretendono da loro che riescano a realizzarsi e ad essere felici. Per poi saper rendere felici anche i figli.

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8 commenti

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  1. Quanta verità. …e quanti sensi di colpa per il poco tempo da passare insieme…la vita corre e loro i nostri cuccioli corrono più forti di tutto e tutti e li troviamo grandi…, per forza, senza tanta scelta…

  2. E? più forte di noi eh…..qualsiasi articolo, qualsiasi appunto è solo un modo per fare a gara per vedere chi più brava attenta chi soffre di pi…..ma basta, rilassatevi!

    • Tranquilla io non amo le polemiche, per me sono delle vere leonesse perché oggi magari hanno 70/80 anni e ci aiutano in tutto, accompagnano e vanno a prendere i nipoti a scuola, li accompagnano ovunque noi li iscriviamo….nuoto, danza, etc . E magari la sera ci fanno trovare anche la casa pulita. Il mio era un elogio alle nostre mamme che continuano a dimostrarci tutto il loro incondizionato amore e se è vero come è scritto che gli occhi di un bambino vedono….allora ogni tanto, guardiamole con quegli occhi e diciamo loro grazie,perché quello che fanno non ci è dovuto ma è donato . Questo è il mio umile pensiero. GRAZIE MAMMA! !