3 falsi miti sulla montata lattea

Subito dopo il parto, la neomamma vive un’esplosione di emozioni e dubbi che possono farla sentire felice e inadeguata. Una delle sue paure più grandi riguarda l’arrivo del latte.

Arriverà o non arriverà? La mamma si chiede se sarà in grado di allattare al seno il suo bambino, se avrà sufficiente latte per nutrirlo, se riuscirà a capire quando arriva la montata lattea.

Post parto: l’arrivo del bebè e dei luoghi comuni

A questi dubbi e paure si sommano alcuni luoghi comuni che spaventano ancora di più la mamma alla prime armi e le mettono in testa concezioni sbagliate su montata lattea e allattamento.

Stiamo parlando dei falsi miti, che si tramandano nel tempo e che forniscono informazioni sbagliate a chi le ascolta. Vediamo insieme 3 falsi miti sulla montata lattea.

Montata lattea: 3 cose a cui non devi credere

1. Se il seno non si gonfia non c’è latte

Niente di più sbagliato. È vero che nella maggior parte dei casi il seno dopo il parto inizia a far male e diventa gonfio, ma l’arrivo del latte non ha dei sintomi standard e uguali per tutte le donne. Se ad esempio il bambino vive in simbiosi con la madre e si attacca molte volte al seno non è detto che ci si renda conto del passaggio dal colostro al latte.

2. Se non arriva la montata lattea dopo tre giorni non c’è latte

Anche questo è un falso mito. Alcune donne possono nutrire il loro bambino con il colostro per quattro giorni e avere il latte e la montata al quarto/quinto giorno.

3. Se non si prova dolore c’è qualcosa che non va e non si allatterà

Non è vero nemmeno questo. Nella maggior parte dei casi i primi giorni in cui il bambino si attacca al seno sono fastidiosi e si può sentire un po’ di dolore (attenzione alle ragadi!), ma è una vecchia convinzione credere che allattare al seno faccia male all’inizio. 

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