Gelosia per il fratellino: come gestirla?

Non di rado i bambini, alla notizia che arriverà presto un fratellino, hanno reazioni più o meno aggressive. Il solo pensiero di condividere l’affetto dei genitori con un estraneo crea in loro turbamento e ansia. Com’è possibile gestire questa situazione? Di seguito troverete qualche utile suggerimento per superare la gelosia per il fratellino.

La gelosia da parte del primogenito nei confronti del fratello più piccolo è un sentimento molto temuto dai genitori, i quali, spesso, malgrado siano animati dalle migliori intenzioni, non riescono a gestirlo e anzi ne vengono sopraffatti. Innanzitutto è bene precisare che la gelosia, a prescindere dal fatto che sia più o meno esplicita, da parte del fratello maggiore è assolutamente imprescindibile, in quanto egli teme di perdere l’esclusività del rapporto coi propri genitori. Consapevoli di ciò, questi ultimi non dovrebbero mai condannare per queste emozioni il bambino, ma, piuttosto, dovrebbero invitarlo a condividere verbalmente le sue sensazioni e le sue paure. In altri termini, sia la mamma che il papà, devono assumere un atteggiamento tendenzialmente accettante e comprensivo. Un suggerimento pratico per abituare il piccolo alla presenza di un fratellino, prima ancora che questi nasca, è quello di ricorrere ad un pupazzetto o a una bambola con cui simularne la presenza in casa. Farlo abituare all’idea che il fratello-pupazzo avrà bisogno di una serie di attenzioni è molto importante e, del resto, potrebbe essere anche l’occasione giusta per comprendere che, avere un compagno di giochi, non è poi così male. Quando il secondogenito sarà nato, invece, non bisogna trascurare affettivamente il figlio più grande, riservandogli, al contrario, più attenzioni del solito, in modo tale da convincerlo che il suo rapporto affettivo con i genitori non è stato compromesso.

Naturalmente è assolutamente fondamentale che l’annuncio della futura nascita debba essere effettuato dai genitori, in quanto apprenderlo da terzi (nonni, parenti, amici) potrebbe essere letto dal bambino come un tradimento o comunque come un segnale di distacco.

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