Giocare in cortile: e chi ci pensa più?

Passeggiando per i nostri paesi e per le periferie di città, capita ancora di vedere nei giardini di alcuni complessi residenziali un po’ datati gli arrugginiti scivoli di metallo, un tempo luogo di ritrovo delle decine di bambini che lì abitavano.

Se ti fermi qualche minuto, ti pare di rivederti indietro nel tempo, mentre scorazzi con gli altri bambini, saltare la corda o disegnare la campana per terra.

Oggi, i cortili rimangono lì, abbandonati a se’ stessi, invasi da auto e coperti da un silenzio che, qualche decennio fa, era impensabile.

Per il quieto vivere di tutti, intolleranti o meno, chi vuole semplicemente correre e divertirsi è meglio che vada all’oratorio o al parco. Altrimenti, non mancano diversivi (silenziosi) in casa: video giochi, internet o tv, c’è solo l’imbarazzo della scelta.

Se è vero che, negli spazi comuni, bisogna rispettare le esigenze di tutti, è anche vero che i bambini in cortile ci sono sempre scesi in orari accettabili: non si parla di notti bianche od ore piccole passate a rincorrersi, ma di qualche mezzora nel pomeriggio. Una fortuna, quella dei cortili, che per generazioni ha unito bambini di varie età, ha permesso loro di socializzare e alla mamma di proseguire con le sue faccende di casa, controllando con una semplice occhiata dalla finestra che i bambini non si facessero male.

Ormai, tutto è cambiato e a rimetterci sono, come spesso accade, proprio i bambini. Non sempre una mamma può – per infiniti motivi – portare il proprio bambino al parco e, così, i pomeriggi vengono trascorsi all’interno del salotto di casa, perdendo creatività, occasione di socializzare e aumentando le occasioni di sedentarietà.

Ma, almeno, nella prossima riunione di condominio nessuno si lamenterà che ci sono i bambini del tal piano a fare sempre chiasso in cortile.

Da prendere come esempio l’iniziativa del comune di Torino, che definisce il cortile uno spazio in più dove i bambini possono trascorrere il loro tempo libero. Esiste anche, a proposito, una delibera comunale che riconosce il diritto al gioco e alle attività ricreative nei cortili delle abitazioni private: i cortili dei condomini sono spazi dove si può giocare o passare il tempo in altre attività; i cortili sono per tutti: grandi, bambini, anziani. Il gioco nei cortili dalle 8 alle 14 e dalle 16 alle 22 non può essere vietato.

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