Sharon Stone: “Pagate le donne come gli uomini!”

Una donna è spesso mamma, e una mamma, si sa, dedica il suo tempo in modo equo a curare ed amare i figli, siano essi maschi o femmine. Un sistema perfetto che, una volta entrati nel mondo del lavoro, si infrange con la dura realtà in cui uomini e donne vengono generalmente trattati in modo differente, sia quando si parla di carriera che di stipendi.

Sharon Stone: “Pagate le donne come gli uomini!”

Un problema mai sanato, quello della disuguaglianza di sesso sul posto di lavoro e che colpisce in particolare le mamme, che una diva del cinema come Sharon Stone ha voluto riportare all’attenzione del grande pubblico. “Pagate le donne come gli uomini” è questo il grido lanciato dall’attrice americana, ex top model e madre di tre figli, verso tutte quelle imprese che, deliberatamente, agiscono con due approcci distinti quando le trattative e le possibilità di lavoro si rivolgono a uomini o a donne.

Non solo: la Stone sottolinea le difficoltà affrontate da lei stessa quando, prima del successo patinato, si è dovuta impegnare come cameriera e domestica per sbarcare il lunario, nonostante le paghe misere rispetto ai colleghi uomini.

Una lunga lista di vip in rivolta

La lista di VIP a favore delle donne e delle mamme contro la disparità di genere sul lavoro, così, si allunga e dopo Jennifer Lawrence, Emma Watson e Bradley Cooper anche l’attrice, diventata famosa nel 1992 per la sua sensualità espressa in Basic Instinct, iscrive il suo nome in questa battaglia, scagliandosi proprio contro la pellicola che 23 anni fa non le diede solo la notorietà. Sharon confessa, infatti, che i produttori, da quel momento in poi, non volevano più pagarla e che i compensi ricevuti per il film di Paul Verhoeven non erano minimamente paragonabili a quelli dei colleghi maschi che hanno preso parte alle scene insieme a lei.

L’attrice ci tiene a sottolineare quanto questa sua esperienza rappresenti, purtroppo, la normalità per milioni di donne e mamme che ogni giorno sono costrette ad accettare paghe non altezza del ruolo effettivamente svolto. Un fatto inaccettabile per l’attrice che lo definisce un ricatto economico in cui soprattutto le mamme divorziate e separate che si prendono cura dei figli sono costrette ad accettare qualsiasi compenso per poterli nutrire e sostentare.

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