7 ottobre 2025 –
In una scuola di São Paulo, in Brasile, il professor Israel Magnani ha trovato un modo sorprendente e commovente per affrontare il bullismo tra i ragazzi: trasformare le offese in scuse sincere e gli insulti in abbracci.
Il suo metodo, nato da un’esperienza di vita profonda e personale, ha conquistato milioni di persone sui social network e sta ispirando insegnanti e genitori in tutto il mondo.
Quando un abbraccio vale più di una punizione
Tutto è iniziato durante una lezione, quando il professore ha chiesto agli studenti chi avesse preso in giro un compagno.
Un ragazzo, visibilmente commosso, ha alzato la mano e ha confessato di averlo fatto. Invece di rimproverarlo, Magnani lo ha invitato ad avvicinarsi al compagno e a chiedergli perdono.
L’abbraccio che è seguito — pieno di lacrime, ma anche di sollievo — ha sciolto la tensione in classe e ha aperto la strada a un momento di profonda consapevolezza collettiva.
Poco dopo, anche altri ragazzi hanno deciso di scusarsi e abbracciarsi: una scena autentica di empatia e coraggio emotivo che ha toccato milioni di cuori online.
Il potere del perdono e la forza della vulnerabilità
Il metodo del professor Magnani si basa su un principio semplice ma potente: chi sbaglia può cambiare, e chiedere scusa non è un segno di debolezza, ma di forza.
Attraverso il dialogo e il contatto umano, aiuta i ragazzi a riconoscere le proprie emozioni e a comprendere il dolore che possono causare agli altri.
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La sua filosofia si riassume in una frase che ripete spesso durante i suoi incontri:
“Curati per curare. Solo chi ha affrontato il proprio dolore può diventare una guida per gli altri.”
Dal dolore personale a una missione educativa
La sensibilità con cui Magnani affronta il tema del bullismo nasce dalla sua storia personale. Da bambino, ha conosciuto entrambe le facce della medaglia: è stato vittima, ma anche bullo.
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Dopo anni difficili segnati dalla solitudine e dalla depressione, ha scelto di studiare psicanalisi e di dedicare la sua vita a insegnare ai ragazzi come gestire rabbia, paura e senso di inadeguatezza.
Oggi gira le scuole del Brasile — più di 500 istituti visitati — per portare un messaggio di speranza e cambiamento: anche chi ha ferito può imparare a guarire.
Una lezione per tutti, non solo per i ragazzi
Il suo approccio non si limita alle aule scolastiche: è un invito a genitori e insegnanti a ripensare l’educazione emotiva come parte integrante della crescita.
Il bullismo non si combatte solo con le regole o le punizioni, ma insegnando ai bambini il valore della gentilezza, del perdono e della responsabilità verso gli altri.
Come dimostra il professor Magnani, a volte basta un gesto semplice — un abbraccio, una parola sincera — per trasformare la vergogna in empatia e restituire ai ragazzi la fiducia in sé stessi e negli altri.




