4 dicembre 2025 –
L’età compresa tra i 4 e i 7 anni è il momento perfetto per iniziare a imparare l’inglese: è infatti questo il periodo della vita in cui il cervello dell’individuo assorbe come una spugna le informazioni attorno a lui, i vocaboli e la pronuncia corretta.
Un sondaggio della scuola di inglese Novakid, specializzata nella fascia di età 4-12 anni, ha svelato che il 79% dei genitori italiani si rammarica di non aver iniziato prima le lezioni di inglese. In effetti, come hanno spiegato diversi studi di linguisti e pedagogisti, le basi per l’acquisizione di una seconda lingua devono essere gettate il prima possibile, idealmente in età prescolare, quando il bambino assorbe senza sforzo la pronuncia corretta e i vocaboli.
Il “genio linguistico dei bambini”
Gli esperti concordano sul fatto che l’età ideale per iniziare ad imparare una seconda lingua è tra i 4 e i 7 anni: è questo il momento migliore per avviarli allo studio in modo naturale, senza che emergano paure e difficoltà. Una volta che si supera questo periodo della vita – che la neuroscienziata Patricia Khul ha definito la fase del “genio linguistico del bambino”- la sfida ad apprendere diventa maggiore.
Crescendo, lo studente si scontra con una serie di blocchi emotivi e mentali che lo mettono maggiormente in difficoltà nella pronuncia corretta o nella memorizzazione di nuove parole e frasi.
Secondo la Khul, più si cresce e più diventa difficile cambiare il modo di imparare le lingue e adattarsi ad esse.
Da 0 a 7 anni: il momento migliore
La celebre neuroscienziata spiega che la fase di massima capacità di apprendimento di una seconda lingua va da 0 a 7 anni, affermando che: “I neonati e i bambini sono dei geni linguistici fino al raggiungimento dei 7 anni, poi avviene un declino sistematico”. Questo avviene perché i bambini, nei primi mesi di vita, sono in grado di percepire e distinguere tutti i suoni di qualsiasi lingua, come dimostrato da esperimenti di laboratorio e scansioni cerebrali, mentre dopo i 7 anni la capacità di acquisizione di nuovi suoni linguistici decade.

Il ruolo dell’interazione nell’apprendimento linguistico
Chiaramente per avvicinare bambini molto piccoli a una nuova lingua come l’inglese è indispensabile affidarsi a professionisti qualificati ed è fondamentale l’interazione con una persona reale, in quanto la semplice esposizione a suoni registrati non è sufficiente. Il segreto di Novakid, che si affida a oltre 3000 insegnanti certificati madrelingua e quasi madrelingua, è proprio metodo basato su interazione e immersione completa nella lingua. L’interazione bambino-insegnante, attraverso la mimica e la gestualità, l’uso di giochi e canzoni, permette al bambino di immergersi fin da subito nella nuova lingua senza problemi.
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Post realizzato in collaborazione con Novakid




