Abruzzo: ragazza disabile ha bisogno delle lezioni in aula, 6 compagni autorizzati a frequentare con lei

Arriva dall’Abruzzo una storia di solidarietà : Anna, una ragazza con sindrome di Down potrà rientrare in aula, e con lei 6 compagni a turno. La battaglia vinta dalla mamma per l’inclusione scolastica.

Abruzzo: la storia di Anna e di sua madre ha commosso il web

Anna ha 15 anni, ed è affetta dalla sindrome di Down. Per lei la scuola è sempre stato un luogo di socializzazione, circondata dall’affetto dei suoi compagni e stimolata dalla didattica. L’emergenza sanitaria però l’ha costretta a stare a casa in didattica a distanza, così come per tutti i licei.

Anna però non riusciva a gestire la didattica a distanza. La mamma racconta :“È arrivata al punto di non dormire più e di piangere davanti allo schermo”.

E così entrano in gioco la mamma, Claudia, e Marco Bruschi, il dirigente scolastico, che grazie ad un comma contenuto nel DPCM anti covid, hanno dato vita ad un caso scolastico unico. Anna potrà rientrare infatti in aula, e 6 dei suoi compagni, autorizzati a turno, torneranno con lei per non lasciarla sola.

Dal ricorso al Tar alla pandemia, la battaglia di mamma Claudia

Claudia Frezza è una battagliera mamma di 50 anni, spesi purtroppo molto spesso a cercare di difendere i diritti di sua figlia.

Nel 2019 era riuscita a strappare al Tar la sentenza che le assegnava un insegnante di sostegno. Questo sostegno e la vicinanza dei compagni per Anna erano stati un vero toccasana, ma la pandemia sembrava aver vanificato ogni sforzo.

Fortunatamente Claudia è una mamma che non si arrende, e si è quindi appellata alla nota del ministero dell’Istruzione pubblicata due giorni dopo il DPCM del 3 novembre 2020.
La nota prevede che si possa fare un’eccezione al permanere in casa nelle situazioni in cui si dimostri la reale necessità per il ragazzo di ‘mantenere una relazione di tipo affettivo ed inclusivo’.

L’articolo 1 infatti recita “Resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, secondo quanto previsto dal decreto del Ministro dell’istruzione n. 89 del 7 agosto 2020, e dall’ordinanza del Ministro dell’istruzione n. 134 del 9 ottobre 2020, garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata”.

Era proprio il caso di Anna, e la sensibilità del dirigente scolastico Marco Bruschi e del preside, fortunatamente hanno fatto il resto.

Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse

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