Allattamento al seno e fumo

Molte donne, molte mamme, fumano.

Il fumo di sigaretta, si sa, è dannoso sempre e comunque, ma durante l’allattamento quest’abitudine dovrebbe proprio cessare.

Sono tante le donne fumatrici che durante la gravidanza riescono a smettere di fumare, consce dei danni che il fumo produce sul feto, ma purtroppo sono altrettanto numerose le mamme che, dopo aver partorito, riprendono la consuetudine di fumare sigarette durante l’allattamento.

Ma quali sono i rischi a cui si espone il lattante? Purtroppo molti. Per prima cosa si annullano i benefici del latte materno per quanto riguarda il rischio di Sids. Ormai è risaputo che allattare il bambino al seno riduce il rischio di morte in culla, ma se si fuma questa importante difesa per il bambino viene annullata. Anzi, il fumo materno espone il bambino a maggiori rischi in questo senso.

Un altro deterrente per le mamme fumatrici dovrebbe essere quello dell’abbassamento della produzione del latte. Secondo molti studi, infatti, la produzione di latte materno diminuisce a causa del fumo di sigaretta. Questo è deleterio a due settimane dal parto. Molte mamme fumatrici riescono ad allattare al seno solo fino a circa 10 settimane dal parto. Questo perché il fumo incide sulla concentrazione di ossitocina e prolattina, ormoni direttamente coinvolti nella produzione del latte materno. Ma non solo: i piccoli che poppano da mamme fumatrici sono più esposti al rischio di coliche intestinali e hanno un sonno disturbato. La nicotina che penetra nel sangue della mamma, da cui poi inizia il processo di formazione del latte, raggiunge il latte materno. I bambini che sono allattati da madri fumatrici assumono circa 6 mg di nicotina al giorno.

L’ideale quindi sarebbe smettere completamente di fumare. Molte madri invece, preferiscono smettere di allattare, consapevoli della dannosità del fumo, sperando di fare il bene del proprio bambino. Bisogna invece continuare ad allattare perché i benefici che trae il bambino dal latte materno, in questo caso, superano i rischi. Si parla però di un consumo minimo di sigarette.

Chi proprio non dovesse riuscire a smettere dovrebbe per lo meno ridurre drasticamente la quantità di sigarette giornaliere e attendere circa tre ore prima di offrire il seno. Ovviamente questo non va di pari passo con l’allattamento a richiesta. Vale quindi la pena compromettere un allattamento naturale?

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