Bambini permalosi: come aiutarli ad affrontare le situazioni

Alcuni bambini sentono il costante bisogno di averla vinta su tutto ed ottenere tutto ciò che desiderano. Se ciò non avviene, reagiscono con l’offesa, senza comprendere che l’insuccesso della loro pretesa dipende da cause reali e giustificate. È opportuno quindi mettere in luce che perdere non è solo un esito che fa parte della vita, ma anche una situazione di partenza per superare le proprie capacità, ovviamente evidenziando l’importanza del divertimento in tale competizione.

Bambino permaloso: le cause

Che sia stato un “no” o una “sconfitta“, se il nostro bambino reagisce con l’offesa e l’allontanamento o con l’arrabbiatura e l’aggressività, reazioni del genere possono dipendere da cause ben specifiche. Può derivare dal carattere intrinseco del bambino, magari molto sensibile a situazioni con le quali non è d’accordo. In tal caso il bambino non riesce a sopportare la sconfitta, vedendola come un attacco alla sua sensibilità.

Oppure può dipendere dall’educazione ricevuta e dall’atteggiamento troppo permissivo delle persone lo circondano. Sin dalla nascita si tenta di non far mancare nulla al bambino, cercando di non creargli dispiaceri e assecondando ogni sua richiesta. Tale atteggiamento troppo permissivo tende a fargli comprendere che per ottenere qualsiasi cosa basta manifestarne il bisogno; così in lui accresce la convinzione di essere onnipotente ed, al contrario, egli perde la capacità di tollerare il dispiacere nei momenti in cui la realtà pone loro dei limiti.

Dare sempre ragione e adempiere ogni desiderio, inizialmente risulta essere la soluzione più giusta e rapida per risolvere la situazione, ma purtroppo è anche causa dell’incapacità di gestire le emozioni e di comprendere l’importanza di un percorso che vede il bambino impegnarsi per il raggiungimento di ciò che desidera.

Bambino permaloso: come aiutarlo a crescere

Come possiamo reagire all’offesa del bambino? In che modo risollevare la situazione, facendogli comprendere che ciò che chiede non possiamo darglielo o che se ha perso ad un gioco è perché non si è impegnato abbastanza? In casi come questo, è potrebbe essere utile lasciarlo sfogare in solitudine, senza costringerlo ad ascoltare le nostre ragioni, anche perché lui non le capirà e si arrabbierà ancora di più.

Vedrete che sarà lui stesso a tornare da noi, cercando di rompere il ghiaccio con altri argomenti, facendo finta che nulla sia accaduto. Se proprio l’orgoglio non lo smuove dalle sue convinzioni e si tratta di un litigio con altri bambini, potrebbe essere opportuno spronare il dialogo, cercando di far esprimere loro i motivi e i sentimenti che provano nei confronti dell’altro. È opportuno non intervenire nel confronto, non difendere il bambino che riteniamo abbia ragione e non di sforzare i bambini a fare la pace in ogni caso, limitandoci solo a predisporre la situazione. Questo perché è importante che egli riesca da solo a gestire l’ingiustizia e la rabbia nei confronti dell’altro e a trovare un compromesso.

Nella situazione in cui è offeso con noi, potrebbe essere il caso evidenziare che il suo atteggiamento non condiziona l’affetto che nutriamo nei suoi confronti e che anche se non condividiamo il suo comportamento, gli vogliamo bene. In tal caso lui si sentirà accettato nonostante tutto, capirà che le sconfitte fanno parte della vita e che bisogna a volte accontentarsi di ciò che si ha, apprezzando gli aspetti positivi e non buttandosi giù con quelli negativi.

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