Bimbo di 3 anni fugge dalla materna

Cattivo controllo da parte delle maestre, o tremenda intraprendenza sin dalla tenera età dei bambini nei nidi e nelle scuole materne? Non è facile rispondere, sta di fatto che ancora una volta, e di nuovo nel bolognese, un bimbo di tre anni è semplicemente uscito dalla sua scuola incamminandosi solitario per strada.

Bologna: bimbo di 3 anni solo per strada

Erano le tredici del pomeriggio nel quartiere della Bolognina, zona centrale del capoluogo emiliano, quando un ragazzo magrebino ha visto una bimbo solitario camminare per strada.

Immediatamente il ragazzo ha avvisato le forze dell’ordine chiamando il 113 che prontamente è sopraggiunta sul luogo dell’avvistamento, quasi in contemporanea con la disperata maestra che cercava il piccolo evaso di tre anni nelle vie attorno alla scuola.

L’avvistamento da parte del ragazzo nordafricano è accaduto in via Jacopo della Quercia, una zona dell’immediato centro a ridosso della prima periferia bolognese, non lontana dalla zona fieristica.

Le forze dell’ordine hanno  chiesto spiegazioni alla maestra affranta e dispiaciuta, proprio mentre arrivava il genitore del giovane ‘Papillon’, parafrasando il personaggio letterario fuggiasco dal carcere di Alcatraz.

Ebbene, non si vuole per le nostre scuole materne delle novelle Alcatraz ma questi episodi si stanno proponendo con rapida successione e Bologna già più volte, anche nel recente passato, è stata citata dalle cronache anche nazionali per episodi analoghi.

Già lo scorso luglio, infatti, sempre a Bologna era avvenuto un episodio analogo: due bambini di cinque anni si erano allontanati da scuole ed erano stati ritrovati dopo quasi un’ora di ricerche a più di un chilometro di distanza, in una trattoria.

Più attenzione alle uscite

La volante del 113 per dovere d’ufficio ha dovuto segnalare l’episodio alla Procura distrettuale: secondo la ricostruzione dei fatti sembra che il bambino abbia approfittato della confusione che normalmente si genera durante l’orario di uscita dopo i pasti, orario in cui i bambini che non fanno la ‘nanna’ a scuola vengono prelevati da nonni e genitori.

Se è apparsa subito evidente l’assoluta estraneità colposa delle maestre e questo episodio può essere circoscritto senza nessun ulteriore inchiesta, rimane comunque il fatto che una nuova evasione dalle scuole materna ha posto in allarme ancora una volta una famiglia e le conseguenze potevano essere davvero tragiche.

Incentivare i sistemi di sicurezza nelle scuole e aumentare il personale sembrano essere sempre più misure necessarie.

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9 commenti

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  1. Io bambini possono essere vivaci allegri ma questo non significa che il personale si deve distrarre altrimenti restare a casa ha fare la calza con i bambini ci vogliono mille occhi basta una distrazione ed è fatta quindi occhi aperti e normale chiedere se ha mangiato noi facciamo lavoro di mamme loro devono fare lavoro di maestre educatrici con esperienza e con dolcezza e amore altrimenti dare spazio a chi ha voglia di lavorare

  2. Poco personale vero, ma vogliamo mettere i genitori e nonni che tutti i sacrosanti giorni impegnano le maestre all’uscita dei bambini con le solite domande? Ha mangiato, ha fatto pipì, ha fatto la cacca? È così via. Se la maestra si è distratta per dare retta a uno di questi personaggi non mi stupisce, poi mettiamoci un bambino vivace ed intraprendente ed ecco il fuggitivo.