Città d’arte a misura di famiglia, l’esempio di Berlino

Visitare una città d’arte vuol dire conoscere storia, cultura e tradizioni differenti: un viaggio che arricchisce e dona molto a chi lo sceglie.

Per noi mamme, a volte, può trasformarsi in un piccolo tormento: anche i bambini più diligenti, dopo un po’ si annoiano a furia di entrare in chiese, di girare musei o di ascoltare descrizioni di piazze e monumenti.

E così, per i genitori diviene una piccola caccia al tesoro di giardini pubblici, parchi giochi e posti dove i piccoli possono sfogarsi un po’.

A Berlino, c’è tutto questo, ma anche di più: i Kindercafè, dei locali studiati apposta per le famiglie che coniugano menù per i più piccoli, fasciatoi, seggioloni e aree gioco per i piccoli.

Dimentichiamoci, tuttavia, l’ambientazione dei fast food che, a volte, sembrano gli unici alleati della famiglie “coraggiose” che si cimentano a visitare le città d’arte con pargoli al seguito. L’atmosfera dei kindercafè è intima e familiare, le strutture sono ben studiate e il design ricercato: tutto quello che occorre per rendere quanto più rilassante la sosta.
Non mancano attività creative, come laboratori di pittura o di teatro, che intrattengono i bambini, così come negozi di articoli realizzati a mano o di cose utili che possono servire a una famiglia in viaggio.

In attesa che anche in Italia approdi una cultura migliore delle strutture ricettive su misura per le famiglie, non rinunciamo alla bellissima esperienza di visitare una città d’arte con bambini: varchiamo i confini e lasciamoci incuriosire da nuovi mondi e da politiche più all’avanguardia nella promozione del turismo.

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