Class action di genitori contro Fortnite: ‘crea dipendenza’

Il famoso videogioco Fortnite è stato paragonato alla droga. È quanto è emerso da una class action nata in Canada, dove un gruppo di genitori preoccupati ha attaccato il noto gioco digitale accusando il free to play di creare dipendenza nei bambini.

La conferma ufficiale del provvedimento rivolto contro i creatori di Fortnite è arrivata da un giudice canadese, dopo aver esaminato i dati relativi alle ore di gioco trascorse davanti ai monitor dai giovanissimi utenti.

Fortnite crea dipendenza: lo stabilisce un giudice canadese

Tre genitori canadesi hanno presentato una class action contro Epic Games. L’azienda, che non è la prima a essere denunciata per i prodotti multimediali che creano dipendenza, è stata accusata in quanto creatrice del notissimo videogioco Fortnite, considerato responsabile di una forte dipendenza negli utenti minori che utilizzano il gioco free to play online.

Il giudice della Corte Suprema del Quebec Sylvain Lussier ha confermato il provvedimento legale ritenendo il gioco pericoloso per i più piccoli, spinti a stravolgere i propri normali e quotidiani ritmi pur di continuare a giocare.

Alcuni bimbi secondo le testimonianze avrebbero smesso di dormire, ridotto i pasti e dimenticato di lavarsi e prendersi cura di sé. Il magistrato avrebbe approvato l’azione legale collettiva dopo aver udito i racconti scioccanti di mamme e papà spaventati dalla piega che l’hobby dei figli aveva purtroppo raggiunto.

L’allarme dei genitori: Fortnite è come la droga

Alcuni dei genitori coinvolti nella vicenda hanno paragonato il videogioco Fortnite alla droga. L’effetto che il gioco elettronico avrebbe sui rispettivi figli è infatti similare a quello provocato dalle sostanze stupefacenti sui tossicodipendenti.

L’immagine piuttosto forte è stata in particolare resa ancor più suggestiva pensando all’ammontare delle ore che uno dei bimbi avrebbe passato sulla piattaforma: mamma e papà hanno confessato che il figlio ha trascorso 7.700 ore di fronte al monitor del gioco in due anni, ovvero circa una media di 10 ore giornaliere.

Tra le modalità di gioco più discusse ci sarebbe in particolare quella definita “Battaglia reale”. In tale scenario si affrontano 100 players costretti su un’isola, sulla quale devono lottare per sopravvivere a scapito di altri giocatori.

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