Coronavirus, bambini positivi isolati dalla famiglia: le nuove linee guida tedesche

Recentemente, a causa del brusco aumento dei casi di coronavirus in Germania, qualche dipartimento sanitario ha voluto imporre misure decisamente restrittive per i bambini, optando per il loro isolamento sia dentro la propria casa sia da tutta la loro famiglia.

Si è arrivati a questa decisione in seguito alla comparsa di nuovi contagi in svariate strutture scolastiche: la scelta ha ovviamente destato pesanti critiche da parte dei genitori, ma anche dalle associazioni per i diritti dei minori.

LA GERMANIA METTE IN ISOLAMENTO I BAMBINI POSITIVI AL CORONAVIRUS

Offenbach è stato il primo dipartimento sanitario che ha imposto l’isolamento dei minori, in seguito al test positivo effettuato su un bambino che frequentava un asilo nella città di Dreieich.

Anche se la famiglia del piccolo ha rispettato regolarmente l’isolamento domiciliare di quattordici giorni, una lettera del dipartimento gli ha imposto l’obbligo di isolare il minore positivo al coronavirus, lasciandolo chiuso in una stanza della propria abitazione.

Una decisione estrema che però non è un caso singolo in Germania. Secondo quanto affermato da un quotidiano del posto, ci sarebbero ulteriori dipartimenti sanitari (per la precisione tre) che avrebbero fatto la stessa richiesta ai genitori di bambini di età compresa fra i tre e gli undici anni positivi (o sospetti positivi) al coronavirus.

LE CRITICHE DA PARTE DELLE ASSOCIAZIONI

La risposta delle associazioni che tutelano i più piccoli non ha tardato ad arrivare, dichiarando che si tratta di una vera e propria “violazione di diritti dei minori“. Inoltre, l’associazione DKSB ha aggiunto che isolare i bambini dalle loro famiglie è una forma reale di violenza psicologica ed è dunque una cosa inaccettabile. Infine, gli esperti hanno anche contestato come i dipartimenti sanitari non abbiano optato per altre possibili tipologie di isolamento che facciano comunque in modo di mantenere i contatti con i famigliari.

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