Crisi umanitaria a Gaza: neonati prematuri in pericolo mentre gli ospedali collassano

15 novembre 2023 –

La situazione a Gaza si aggrava giorno dopo giorno, con la guerra che sta mettendo a dura prova la resilienza del sistema sanitario.

L’immagine dei neonati prematuri rimossi dalle incubatrici non funzionanti nell’ospedale di Al-Shifa diventa simbolo di una tragedia umanitaria che sta colpendo i più indifesi.

La lotta per la sopravvivenza dei neonati

Gli ospedali di Gaza, e in particolare l’ospedale di Al-Shifa, sono al centro di una crisi senza precedenti.

Colpiti dai bombardamenti e dalla mancanza di risorse essenziali come elettricità e acqua, questi centri sanitari stanno lottando per salvare vite in condizioni estreme. Questa situazione si aggrava mentre l’ospedale è circondato da carri armati israeliani, creando un quadro di disperazione e lotta per la sopravvivenza.

I neonati prematuri, fra le vittime più vulnerabili, sono stati trasferiti dalle incubatrici, ormai non funzionanti a causa dei blackout, ai letti, avvolti in coperte nel tentativo disperato di mantenerli in vita. I medici sono costretti a ricorrere a metodi di fortuna, avvolgendoli in carta stagnola per simulare il calore materno.

Questa soluzione di emergenza è l’unica speranza per molti di questi neonati, alcuni dei quali hanno perso le loro madri durante il parto.

Il primario di Chirurgia dell’Ospedale, Marwan Abu Sada, ha denunciato al Guadian la gravità della situazione:

Oggi abbiamo perso un bambino, ieri ne abbiamo persi due e temo che tutti perderanno la vita.
Non abbiamo più scorte di ossigeno, né carburante per far funzionare un generatore.

Assedio all’Ospedale Al-Shifa e appelli internazionali

L’ospedale Al-Shifa non è solo un luogo di cura, ma è diventato un simbolo di resistenza in mezzo al caos. Circondato dalle forze militari, con sale operatorie fuori uso e ambulanze bloccate, la struttura si trova in una situazione di assedio.

Organizzazioni come l’Organizzazione Mondiale della Sanità e Medici Senza Frontiere hanno espresso profonda preoccupazione per la sicurezza del personale sanitario e dei pazienti, compresi i bambini in terapia intensiva e gli sfollati all’interno dell’ospedale.

La situazione è stata definita dal capo dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, come “disperata e pericolosa”, con Al-Shifa che non funziona più come un ospedale ma assomiglia più a un cimitero, come ha dichiarato alla BBC un portavoce dell’OMS, Christian Lindmeier:

Intorno all’ospedale ci sono cadaveri di cui non è possibile prendersi cura o nemmeno seppellirli o portarli in qualsiasi tipo di obitorio… L’ospedale non funziona affatto. più come dovrebbe. È quasi un cimitero

Mentre l’OMS segnala un sovraffollamento critico, con il numero di pazienti quasi doppio rispetto alla capacità dell’ospedale, MSF chiede un cessate il fuoco urgente e incondizionato per permettere l’accesso agli aiuti umanitari a tutta la Striscia di Gaza.

La situazione è allarmante, e la comunità internazionale è chiamata a rispondere per evitare una catastrofe umanitaria ancora maggiore.

Come aiutare Gaza dall’Italia

Dall’Italia, ci sono vari modi per sostenere gli sforzi umanitari a Gaza. Ecco alcune delle organizzazioni che possono essere sostenute con donazioni:

  • Croce Rossa Italiana: lavora in collaborazione con la Stella Rossa di Davide, la Mezzaluna Rossa Palestinese, e il Comitato Internazionale della Croce Rossa, per fornire soccorso e protezione alle persone colpite dal conflitto.
  • WeWorld: quest’organizzazione umanitaria italiana è attiva a Gaza e nei territori palestinesi da oltre 30 anni. Contribuire alla loro campagna “A Gaza è emergenza umanitaria” aiuterà a riprendere le attività di child protection e accesso all’acqua non appena le condizioni lo permetteranno.
  • Save the Children: quest’organizzazione sta lavorando per portare aiuti essenziali, come l’acqua, a Gaza. Ogni donazione aiuterà a far fronte ai bisogni urgenti della popolazione.
  • Medici Senza Frontiere: il sostegno a Medici Senza Frontiere aiuta a fornire forniture mediche essenziali agli ospedali di Gaza.
  • Azione contro la Fame: questa organizzazione sta fornendo acqua, cibo, e assistenza igienico-sanitaria in Gaza. Le donazioni contribuiranno alla distribuzione di forniture salvavita e al sostegno alle infrastrutture idriche.
  • ActionAid: fornisce supporto psicosociale, cibo e beni di prima necessità ai civili, soprattutto bambini e adolescenti. Le donazioni aiuteranno a continuare queste attività vitali.

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