Cristalfarma: quando la scienza incontra la natura nasce la fitoterapia

Venerdì sera: arriva il momento del weekend e voi lo sapete già, vero? Il malanno è dietro la porta. Che sia un raffreddore, una terribile emicrania da fine di una settimana troppo pesante, lo stress accumulato o un mal di pancia che coglie nel bel mezzo della notte, la mamma non ha scampo: le possibilità di sopravvivere ad un fine settimana senza acciacchi sono bassissime.

È una regola dell’essere genitori: quando arriva il momento di rilassarsi, di divertirsi, addirittura se – pazze! – abbiamo previsto una gita fuori porta, qualcuno in casa starà male.

Oh, non possiamo farci nulla.

Eppure… Eppure io mi ricordo i miei weekend dalla nonna, quando ero bambina! Perché la nonna aveva sempre la soluzione. Che stessi bene o male, noi si partiva, al massimo ci pensava lei. E non era uno stregone, eh! Né tanto meno un medico, anzi. Era una contadina. Ma aveva sempre qualcosa che faceva al caso mio. Ricordo gli intrugli – ok, dovrei chiamarli infusi, scusa nonna – che teneva sulla stufa. Aveva un numero di piante erbe che non riuscivo mai a contare né a ricordare, e la gente passava a casa sua chiedendo rimedi per tutto. Mi raccontava sempre che, quando era in tempo di guerra, da ragazzina (e parlo della Prima Guerra Mondiale!) non avevano certo medicine, e così aveva imparato tutto il possibile per guarire lei e i suoi fratelli in modo naturale.

cristalfarma

Quello che la natura dava, lei lo utilizzava. E spesso funzionava! Per questo quando sono diventata mamma, ho pensato che un po’ della sua eredità non mi avrebbe fatto male. In chimica sono sempre stata una schiappa, ma al contrario di mia nonna sono nata in un periodo in cui la scienza non soltanto si è evoluta, ma è anche alla portata di tutti.

Per questo mi sono messa a studiare. E mentre cercavo e mi informavo sui pannolini lavabili più pratici e sulle fasce dai tessuti migliori, mi sono messa anche a cercare alternative scientifiche alle classiche medicine, per tutti quei malesseri che mia nonna mi curava facilmente coi suoi rimedi. Quando ero troppo stanca per lo studio e lo sport, mia mamma ne parlava con lei, e state certi che lei aveva una soluzione.

Leggendo e cercando, ho scoperto così che mia nonna non applicava altro che i principi della fitoterapia: certo, a modo suo, da donna dei campi nata nel 1902, ma nel frattempo – e grazie al cielo! – il mondo è evoluto e la fitoterapia è diventata una scienza vera e propria. Frutto di una ricerca scrupolosa e meticolosa, che cerca nelle piante la soluzione a tanti malesseri, più o meno importanti.

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Da buona ignorante in materia medica, pensavo che la fitoterapia e l’omeopatia fossero la stessa cosa. E no, non lo sono! Lo sapevate che l’omeopatia immunizza contro la malattia, grazie alla somministrazione in piccole dosi di una sostanza che, se data in dosi massicce, scatenerebbe la malattia stessa? Io no, non lo sapevo. Credevo invece, in modo molto banale, che l’omeopatia utilizzasse le piante per curare.

Ma questo l’ho imparato solo studiando. Anzi, ho chiesto direttamente al medico di famiglia: la natura ci offre alternative ai medicinali classici? Ho provato, ricordo, con un prodotto per curare la cistite. Che non solo me la curò nel giro di poco, ma da allora mi previene contro nuove ricadute.

Mi ha sempre affascinato quello che faceva mia nonna. E se fosse qui, mi verrebbe da dirle che qualcuno le ha rubato l’idea. Ci sono aziende che usano tutte le loro risorse proprio al servizio della fitoterapia, e mi sembra una cosa bellissima. Finalmente, la natura si prende il posto che merita a livello scientifico. Senza voler scavalcare la medicina classica, ma basandosi su millenni di esperienza, di conoscenza e adesso su tecnologie avanzate e studi scrupolosi.

È quello che per esempio fa Cristalfarma: sfrutta i principi attivi delle piante per trovare soluzioni alternative in natura, e per offrire rimedi ad impatto zero. Rimedi naturali che si trasformano in integratori alimentari venduti in farmacia dietro consiglio del medico, il solo che può realmente indicarci la strada migliore da seguire.

Sono sicura che se mia nonna fosse qui continuerebbe a rifilarmi i suoi intrugli dal sapore dubbio. Ma nonnina, io te lo dico: la fascia stretta intorno alla testa l’ho provata eh, ma non mi ha mai fatto nulla.

Ma qualcosa mi hai insegnato di sicuro, e te ne ringrazio, anche a nome delle bimbe che non hai mai conosciuto ma che conoscono te tanto bene grazie ai miei racconti!

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