Dieta senza glutine nei bambini: fa bene soltanto a chi è affetto da celiachia

È sempre più diffusa la tendenza a curare i disturbi gastro-intestinali dei bambini con diete fai da te a basso contenuto di carboidrati o prive di glutine. Ma è giusto sottoporre autonomamente i più piccoli a regimi alimentari restrittivi? C’è una reale correlazione tra il mal di pancia e il glutine? I pediatri tentano di sfatare alcune false credenze sull’alimentazione infantile.

Solo i bambini celiaci devono privarsi del glutine

Nel corso dell’ultimo congresso della Società Italiana di Pediatria è stato istituito un tavolo di concertazione dal nome “Diete speciali: mito o realtà?“, mirato a fare chiarezza sull’effettiva utilità di far adottare ai bambini regimi alimentari restrittivi.

Come dichiara la pediatra Annamaria Staiano, professoressa presso l’Università Federico II a Napoli, l’assidua tendenza dei mass media a demonizzare il glutine, ha indotto molte famiglie italiane ad associare i comuni mal di pancia infantili alla presenza di tale polisaccaride. In realtà, spiega la dottoressa, i cosiddetti “disturbi addominali funzionali” non hanno origini organiche ben identificabili e sono fenomeni del tutto passeggeri, non imputabili a nessun alimento in particolare.

Soltanto i bambini con una diagnosi di celiachia devono mangiare cibo gluten free; in tutti gli altri la mancanza di tale carboidrato potrebbe compromettere il naturale sviluppo psicofisico.

Non c’è nessuna connessione tra il comune mal di pancia e il glutine

A riprova di quanto asserito dai pediatri italiani, un recente studio condotto dall’Università di Bari su un campione di oltre mille bambini tra il 2013 e il 2016, ha rivelato che non vi è alcuna relazione tra i disturbi gastroenterici infantili e gli alimenti contenenti glutine.

Quasi il 97% dell’intero gruppo, assumendo a periodi alterni piccole dosi di amido o glutine allo stato puro, non ha riscontrato alcun tipo di disturbo. Soltanto undici bambini in totale hanno evidenziato un’intolleranza al glutine, comunque meno aggressiva della celiachia vera e propria. Sulla base di simili risultati i pediatri vietano di sottoporre i bambini a diete restrittive: privarli di nutrienti importanti potrebbe, anzi, far innalzare i livelli di grassi e glicemia. Prima di cambiare le abitudini alimentari dei propri figli bisogna necessariamente chiedere la consulenza di uno specialista.

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