Donna con la sindrome di Down perde la causa per vietare l’aborto a fine gravidanza in Uk

Civiltà e diritti spesso non vanno di pari passo, per questo, ogni giorno si viene a conoscenza di ingiustizie varie perpetuate ai danni di chiunque sia considerato diverso.
In Inghilterra, esiste una legge, secondo la quale le donne in stato di gravidanza, possono abortire anche all’ultimo mese, qualora si accerti che il feto soffra della sindrome di Down.
Heidy Crowter, una donna di 26 anni con la sindrome di Down, si è battuta per cambiare questa legge, altamente discriminatoria, ma ha perso la causa.

Il diritto di scegliere

La giovane donna, insieme ad una sua amica il cui figlio è nato con la trisomia 21, si sono appellate alla legge del 1967 che sancisce il limite di 24 settimane per espletare il diritto all’aborto, a meno che non ci siano le condizioni che il bambino nasca con gravi handicap.
L’udienza è durata due giorni e le due donne hanno fatto ascoltare la loro voce evidenziando quanto questa legge sia penalizzante e discriminatoria nei confronti delle persone con la sindrome di Down.
Secondo le due donne, la legge viola i diritti sanciti nella Corte Europea dei Diritti Umani e non solo, ma anche la dignità e il diritto di poter scegliere liberamente. Purtroppo, il Tribunale non ha dato loro ragione, infatti il giudice ha stabilito che la legge ha l’unico scopo di cercare il maggior equilibrio tra la mamma e il nascituro.

Una questione delicata

Per Heidy Crowter quello della sentenza è stato un giorno infelice, infatti, non comprende come mai il giudice non sia consapevole di quanto la legge discrimini le persone affette dalla sua stessa sindrome e ha promesso di continuare la sua battaglia anti-aborto fuori dalle aule del Tribunale.
Una questione molto delicata, ha asserito il giudice, avvalendosi solo alla legge e impossibilitato a entrare in merito a questioni più ampie.
Pur ammettendo di quanto sia importante un ambiente famigliare dove regna l’armonia e l’amore, il suo intento è quello di salvaguardare le donne che non vogliono dare alla luce bambini non desiderati.

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