Feste finite: cosa farne dell’abete naturale?

Le feste sono ormai finite ed è ora di archiviare addobbi e capanne, così come palline e albero di Natale: dopo aver riposto tutti gli accessori con cura in scatoloni e sacchetti per l’anno ventura è ora di pensare all’abete.

Se abbiamo avuto l’ottima idea di acquistare un abete vero è giunta l’ora di trapiantarlo in giardino. Si tratta della soluzione più logica e naturale per chi abbia a disposizione uno spazio sufficientemente grande o possa contare sulla compiacenza di nonni o zii.

Oltre all’aspetto ecologico del gesto, potremo dedicare qualche ora per vivere l’esperienza insieme ai nostri bambini e osservarne la crescita nel corso degli anni: chissà se, quando sarà un bel fusto di decine di metri, i nostri figli ormai uomini e donne si ricorderanno di quel pomeriggio di travaso?

Per chi, invece, non avesse l’opportunità di piantare in giardino l’albero, sono sempre più numerosi i centri di raccolta diffusi in gran parte delle più grandi città italiane.
Un’eccellente alternativa per dare una seconda vita all’albero, quando non possiamo “adottarlo” nel nostro giardino e che contribuirà certamente a dare un tocco di eco sostenibilità al nostro Natale.

Se abbiamo optato per un albero sintetico quest’anno, per il prossimo Natale potremo rifarci scegliendo un albero naturale: le offerte sul mercato sono moltissime e la scelta dovrà naturalmente ricadere su alberi che siano stati coltivati appositamente per questo scopo.

Oltre a essere esteticamente più bello e apprezzato da grandi e piccini, l’albero naturale conserva in sé un’ottima scelta ecologica: un aspetto di cui non dovremmo mai fare a meno nei nostri acquisti.

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