Gemelli prematuri nascono a sole 22 settimane: finalmente dimessi e diplomati

Buone notizie dalla Cleveland Clinic, l’ospedale dell’Ohio dove nel 2022 sono nati prematuramente i gemellini Kimyah e DJ Jackson di appena 22 settimane. Con una probabilità di sopravvivenza del 10-20%, i due fratellini sono stati finalmente dimessi dopo aver trascorso ben 138 giorni nel reparto di terapia intensiva neonatale.

Per loro, il personale ospedaliero ha organizzato una cerimonia di diploma in piena regola, con tanto di toga e tocco blu per lui e rosa per la sorellina.

Gemelli prematuri: il racconto della mamma

Oggi, Kimberly Thomas è una mamma felice: i suoi gemellini, nati prematuramente, sono salvi. L’esperienza vissuta è a dir poco drammatica, un percorso che nessuna madre vorrebbe mai affrontare.

Quando la donna è arrivata alla Cleveland Clinic, in Ohio, era incinta di 22 settimane, perdeva liquido amniotico ed era dilatata di quattro centimetri. Il parto prematuro, avvenuto nel 2022, ha richiesto l’immediata intubazione dei gemellini e il ricovero d’urgenza al reparto di terapia intensiva neonatale della stessa struttura.

Le probabilità di sopravvivenza dei due bambini erano molto basse, a confermarlo è stato il direttore dell’unità di terapia intensiva dell’ospedale, il dottor Firas Saker. Kimyah aveva dimensioni pari a una lattina di soda (pesava 340 grammi) mentre DJ era di poco più grande (425 grammi).

Il record mondiale è ancora dei gemellini Adiah e Adrial, nati a 22 settimane.

Gemellini da guinness: una storia a lieto fine

Entrati nei record della Cleveland Clinic come i più piccoli gemelli prematuri sopravvissuti, i due fratelli hanno dovuto affrontare diverse prove, dal polmone collassato fino all’emorragia celebrale.

La famiglia, però, non ha mai perso la speranza e, dopo 138 giorni di ricovero, finalmente i due bimbi sono potuti tornare a casa. In occasione delle dimissioni, il personale ospedaliero ha festeggiato con una cerimonia di laurea con il tipico abito da diploma americano. Decisivo è stato senza dubbio il ruolo dei genitori, sempre presenti e vicini ai piccoli. Ancora è presto per stabilire se avranno ritardi cognitivi: al momento sono attivi e curiosi.

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