Niente vaccini e mascherine: il fenomeno in crescita delle scuole parentali

Siamo alle strette, un po’ ovunque, sopra i 12 anni è necessaria la prova dell’avvenuta immunizzazione contro il Covid e dai 6 bisogna comunque indossare la mascherina e praticare il distanziamento.
Ma che fare se proprio il vaccino non si vuole fare?
Molti genitori da nord a sud, d’accordo con degli insegnanti contrari al vaccino, hanno trovato la soluzione per aggirare l’obbligo del vaccino ai figli senza privarli del diritto di istruzione, scopriamo di cosa si tratta.

Le scuole no vax e la formazione parentale

I bambini possono lasciarsi alle spalle mascherine e distanziamento nelle scuole No Vax, dove il Covid sembra un remoto ricordo che non preoccupa.
Genitori e insegnanti che per non adattarsi alle misure anti contagio del Coronavirus, si sono organizzati nella costituzione di “scuole fai da te”, praticando l’homeschooling e comportandosi come se il virus non fosse un reale pericolo.
Soltanto nel Trentino, quasi 630 bambini e ragazzi sono stati ritirati da scuola per essere istruiti attraverso la scuola parentale.

Una rete virtuale per aggirare l’obbligo del vaccino

In tutte le nostre regioni, si sono costituiti, su WhatsApp e Telegram, gruppi di mutuo soccorso di genitori e insegnanti disposti a collaborare per evitare che i bambini e ragazzi vengano sottoposti al vaccino e debbano frequentare le lezioni con l’obbligo della mascherina.
A questo proposito, gli utenti si sono prodigati per scambiarsi consigli e notizie utili circa l’istruzione parentale e per la costituzione di gruppi di studio che si incontrano in luoghi neutrali, quali boschi, spiagge, vecchie strutture.

Le chat diventano così luoghi di ricerca e offerta di lavoro per insegnanti e genitori no vax.
I primi offrono la propria esperienza perché intenzionati (o obbligati) ad abbandonare il proprio ruolo nelle strutture scolastiche, i secondi perché decisi a non cedere al “ricatto complottista che lo Stato impone”, necessitano di figure professionali che si prendano a cuore l’istruzione dei propri figli.

Cosa dice la legge sulla scuola parentale

Per la legge Italiana, la famiglia può provvedere direttamente all’istruzione dei figli, dimostrando di possedere la capacità tecnica ed economica, e facendo richiesta anno per anno all’istituzione scolastica.
Annualmente, i ragazzi che si avvalgono di questo tipo di istruzione devono sostenere degli esami di idoneità per il passaggio alla classe successiva.
La pandemia ha scatenato un fenomeno in costante aumento, causando il ritiro di ben 15.000 bambini dalla scuola, soltanto nel corso del 2021.
La situazione potrebbe sfuggire facilmente di mano e le autorità chiedono ai sistemi scolastici regionali, di essere più forti e convincenti, a cominciare da insegnanti e operatori, che a partire dal 15 Dicembre per poter esercitare, devono assolvere all’obbligo vaccinale.

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