Girello, un alleato per i primi passi o un nemico della libertà di movimento?

Ultimamente si discute molto sui benefici del girello.

In passato è stato un vero alleato per le mamme che, dovendo badare anche alle faccende domestiche, mettevano i propri piccoli al suo interno e li lasciavano “liberi” di muoversi in giro per la casa. Oggi invece questa pratica è fortemente sconsigliata da studi medici e in Canada, addirittura proibita per legge.

Ma come mai? Cosa c’è di male nel girello?

Tutto. Iniziamo dalla postura non certo fisiologica. Il bambino rimane praticamente appeso e quindi non poggia correttamente il piede, prediligendo l’utilizzo della punta. Il peso del corpo grava sull’anca premendo in modo innaturale e aggravando, quindi, casi di displasia.

Il suo utilizzo appare deleterio perché il bambino salta le fasi fondamentali dello strisciamento prima e del gattonamento poi. Quindi, al contrario di come possono pensare molti genitori, non solo non velocizza le fasi di sviluppo psicomotorio, ma anzi, le inibisce e le altera al punto da rallentarle in modo considerevole.

Ci sono poi altri aspetti per cui il girello è considerato uno strumento nocivo più che benefico.

Il bambino, collocato al suo interno, ha si la capacità di spostarsi nello spazio, ma non ha la totale libertà di movimento. Se per esempio avesse in mano un’oggetto e questo dovesse cadere, non riuscirebbe a raccoglierlo, provocandogli, per quanto blando, un senso di frustrazione.

Ovviamente sarebbe esposto a situazioni di rischio. Il senso effimero di movimento e di sicurezza data dal girello gli darebbero la sensazione di poter affrontare situazioni che, invece, non avendo ancora conquistato la posizione eretta, non è effettivamente in grado di gestire.

Proviamo ad immaginare se per una distrazione del genitore, di soli pochi secondi, il bambino si trovasse davanti ad una rampa di scale col girello. Cosa potrebbe accadere? No, se stesse gattonando non sarebbe la stessa cosa. Un bambino che gattona pondera le proprie capacità, quindi si guadagnerebbero secondi preziosi che potrebbero farci rendere conto della potenziale condizione di pericolo.

Molti genitori obiettano che pochi minuti di girello al giorno non hanno mai fatto male a nessuno, il che è probabilmente corretto, tuttavia non si comprende la necessità, se non quella degli adulti, di forzare il naturale percorso dello sviluppo motorio del bambino.

Meglio allora allacciarsi un bel mei tai sulla schiena e tenere addosso il bambino quando si ha bisogno di sbrigare faccende impellenti.

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