Mamma di 36 anni combatte il tumore in gravidanza: nonostante la chemio mette al mondo il suo bimbo

Accade a Perugia, un fatto davvero toccante: nonostante la sua lotta contro il cancro una giovane donna di origine umbra decide di mettere al mondo il suo piccolo.

Donna si ammala durante la gravidanza: la diagnosi

Una giovane donna della provincia di Perugia ha scoperto di essere affetta da un linfoma durante la gravidanza ma nonostante la terapia chemioterapica è riuscita a mettere al mondo il suo bambino.

Si tratta di una storia davvero commuovente: tale disgrazia è stata sostituita dal bellissimo fiocco azzurro che adorna la porta della stanza all’interno della struttura di Ostetricia del Santa Maria della Misericordia.

Il neonato gode di ottima salute ed insieme alla sua mamma è stato dimesso. Tuttavia la giovane mamma dovrà continuare le cure.

Tale vicenda ha avuto inizio lo scorso settembre quando la donna è stata trasferita all’ospedale di Perugia: dagli esami eseguiti viene diagnosticato un linfoma in seguito ad una biopsia effettuata dal professor Lucio Cagini specialista in Pneumologia.

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Donna ammalata di cancro mette al mondo il suo bambino

La diagnosi ha fatto sì che tutti gli specialisti si siano consultati tra loro per stabilire la soluzione più adeguata che ha portato la donna ad iniziare subito le cure e consentire al piccolo di restare nel suo grembo quanto più a lungo possibile.

Da una prima indagine, i medici hanno subito stabilito la gravità dello stato di salute della donna in correlazione alla nascita del piccolo prendendo in considerazione il rischio di un parto prematuro.

Le cure hanno permesso di trattare i problemi respiratori della donna con conseguente inizio della terapia chemioterapica per portare avanti la gestazione.

Dopodiché allo scadere della 36esima settimana la neomamma è stata trasferita nel reparto di Ostetrica e il suo piccolo è nato in ottima salute con parto cesareo.

In seguito alle dimissioni, la lotta per la donna non è terminata: dovrà infatti proseguire con le terapie adeguate e gli specialisti evidenziano buone probabilità di guarigione.

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