Mangiare tutto fin da piccoli: ecco l’elisir contro le allergie

Quasi ogni giorno ci vengono proposte nuove teorie sullo svezzamento dei bambini: e oggi citiamo quella comparsa sul New England Journal of Medicine, negli Stati Uniti. Infatti si parla in essa delle allergie alimentari dei bambini e in particolare dei piccoli che sono ad alto rischio di averne.

Fino ad ora si è sempre pensato che per evitare problemi fosse necessario ritardare il più possibile l’inserimento di questo tipo di alimenti.

Ora invece si afferma esattamente il contrario.

Mangiare tutto e fin da subito per combattere le allergie

Infatti è stato effettuato uno studio su bambini con eczema atopico e allergia all’uovo: bambini che quindi avevano un’elevata possibilità di sviluppare un’allergia alimentare. A loro sono state date delle noccioline, alimento molto pericoloso se si soffre di allergia. E si è scoperto con stupore che la probabilità di allergie era crollata dell’80% rispetto a quelli che non avevano mangiato noccioline.

La tolleranza guadagnata non veniva persa nemmeno se si smetteva di mangiare la frutta secca.

E quindi secondo questo studio, ritardare l’introduzione dei cibi allergizzanti significa mettere più a rischio il bambino.

 Della stessa idea è Antonella Muraro, presidente dell’European Academy of Allergology and Clinical Immunology (EAACI) e responsabile del Centro di Riferimento per le Allergie e le Intolleranze alimentari dell’Università di Padova

 Esporre il bambino a questi cibi prima dell’anno significa proteggerlo, infatti si favorisce la tolleranza immunitaria.

No al fumo e si al parere del pediatra

Introdurre per bocca certi alimenti protegge quindi il piccolo, anche se non bisogna esagerare, rispettando quindi le naturali tappe dello svezzamento.

Ci sono poi delle regole che deve rispettare la mamma, come non fumare prima di avere un figlio, avere una dieta ricca di antiossidanti ed esporsi al sole per arricchire l’organismo di vitamina D.

Se però l’allergia compare lo stesso è importante contattare il pediatra e stilare insieme un elenco di ciò che si può mangiare o meno.

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