Niente bidelli e cibo servito dagli studenti: il modello educativo delle mense giapponesi

Il cibo può essere anche motivo di aggregazione e di educazione, soprattutto per i più piccoli: ce lo insegna il modello di scuola giapponese, organizzato secondo una logica di cooperazione tra studenti, che fin dalle elementari si aiutano a vicenda nel preparare i pasti fatti a scuola e nel tenere l’edificio più pulito possibile.

In molte scuole giapponesi, infatti, non vi sono bidelli proprio per educare gli studenti al rispetto degli spazi pubblici e nell’incentivare la collaborazione tra loro; inoltre viene data una grande importanza al pasto consumato in mensa, un momento fondamentale che non deve essere vissuto con la fretta ma anzi, con partecipazione ed entusiasmo.

Il modello giapponese : educazione all’autonomia

Le diversità rispetto al modello di scuole europee si evince già da come i bambini arrivano a scuola: non soltanto libri, penne e quaderni ma portano con loro anche tutto il necessario per una corretta igiene personale : dentifricio, spazzolino, bavaglino e tovaglietta non mancano mai per imparare sin da piccoli l’autonomia.

Un altro aspetto importante concerne la scelta dei cibi consumati in mensa: tutte materie prime di qualità, come dimostrano anche l’aspettativa di vita molto alta e il tasso di obesità nettamente sotto la media mondiale in Giappone.

Altro aspetto, assolutamente non da poco, è l’abitudine degli studenti a ringraziare: non soltanto gli insegnanti a fine lezioni, ma anche il personale mensa per il lavoro e in generale qualunque persona si mostra gentile e opera un servizio.

Le mense nelle scuole giapponesi: un servizio prima di tutto educativo

Una terra molto lontana dall’Italia, forse soprattutto per i metodi educativi utilizzati. Il Giappone si conferma ancora una volta un esempio da seguire per quanto riguarda l’educazione e le scuole: gli studenti delle elementari giapponesi, infatti, vengono educati alla cooperazione e al rispetto degli spazi pubblici, collaborando personalmente alla mensa scolastica e nel tenere pulita la scuola, che in genere non ha bidelli.
Shokuiku, che significa “educazione alimentare” in lingua giapponese, rimanda alla nutrizione e al cibo come opportunità educativa, concetto che è messo pienamente in pratica da queste scuole grazie alla loro organizzazione: la mensa diventa un’esperienza formativa, perché impegna i bambini in maniera attiva nelle preparazione del cibo fino al momento della condivisione dello stesso, che avviene con tempistiche molto dilatate senza alcuna fretta di tornare nelle classi.

Come spiega Masahiro Oji, dirigente governativo per la salute nelle scuole, le mense scolastiche devono essere alla portata di tutti in Giappone, anche le famiglie che non riescono a permettersi di pagare in anticipo un pasto possono comunque mandare i loro figli in mensa attraverso programmi di politiche attive.

Viene data inoltre molta importanza alla qualità del cibo in mensa : il pranzo consiste prevalentemente in piatti tipici locali come riso e zuppa di miso, ma anche alghe, tante verdure e porzioni di pesce o carne. Talvolta viene dato spazio anche a cucine di altre nazioni, proprio per favorire l’internazionalità. Accompagna il pasto anche un cartone di latte.

La giornata tipo degli studenti giapponesi

Non è solo il momento mensa ad essere profondamente educativo nelle scuole giapponesi, bensì ogni momento della giornata: al mattino i bambini arrivano a scuola provvisti di tutto il necessario per mangiare, aiutare in cucina e lavarsi i denti.

Tutto viene condiviso, a fine lezione i bambini ringraziano il maestro e poi iniziano i preparativi per la mensa: tutti partecipano all’apparecchiatura e alla preparazione dei piatti, e ognuno serve i propri compagni.

Anche questo è un aspetto molto importante che mette tutti gli alunni sullo stesso piano: nessuno conta più di tutti gli altri. A fine pasto i bambini si lavano i denti e preparano i rifiuti per il riciclo, prima di tornare nelle aule o andare a casa. Una routine che in Italia sembra assurda ma che, invece, ha un profondo valore educativo e dovrebbe essere imitata da altri.

Fonte immagini : Kyodonews

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