I palloni da calcio che non sfruttano i bambini

I campionati mondiali sono finiti da poco e ancora resta nell’aria quel clima di gioco che stimola alla pratica del calcio soprattutto i ragazzini. Ma se sono proprio i ragazzini a costruire i palloni, il gioco non è più divertente.

Sono sempre troppe le piccole manine che lavorano alacremente per cucire palloni utilizzati sia a livello professionale che amatoriale.

I maggiori paesi produttori, anche se sarebbe meglio dire sfruttatori, sono il Punjab pakistano, col 70% della produzione attuale, subito seguito da India, Cina e Indonesia. In questi paesi lo sfruttamento è davvero molto alto, nel Sialkot, per esempio, distretto del Punjab pakistano, sono 40 mila circa gli abitanti impiegati nella costruzione di palloni di calcio.

Le condizioni lavorative di questi “braccianti del calcio” sono molto precarie e chi patisce le conseguenze maggiori sono soprattutto i più piccoli che vengono quotidianamente costretti a lavorare in condizioni pessime sia nei centri di cucitura che nelle loro stesse abitazioni private. Sembra però esserci una svolta, grazie anche al contributo della Vision Technologies che opera all’interno di un circuito di commercio equo e solidale. Questo significa che i palloni prodotti non solo vengono realizzati nel rispetto delle persone, ma anche dell’ambiente. Per prima cosa, viene data ai lavoratori una retribuzione quanto meno dignitosa. Ovviamente i bambini sono esclusi dalla produzione dei palloni in quanto minori, e le condizioni di lavoro sono idonee.

Non solo, i palloni equi e solidali sono anche vegan, vale a dire che il materiale utilizzato per la loro realizzazione non è cuoio, ma cuoio sintetico. Le prestazioni dei palloni sono le stesse di quelli in cuoio animale, ma come si può facilmente dedurre la differenza a livello etico è enorme.

Distribuiti da Altromercato, i palloni equi e solidali consentono anche ai nostri bambini di avvicinarsi a uno sport imparando ad apprezzare determinati valori che rendono, perfino i più piccoli, sensibili e attenti verso queste attuali tematiche.

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