Pannolini, calzini, braccialetti e body intelligenti: ritrovati hi-tech per monitorare il bebè

C’erano una volta i monitor che avvertivano i genitori se il pargolo piangeva, ma oggi tutto questo sembra preistoria.

Il binomio scienza-tecnologia è andato ben oltre e si è giunti alla realizzazione di dispositivi hi-tech in grado di rispondere alle principali paure di mamma e papà, se non addirittura di anticiparle.

Certo, la sicurezza non è mai troppa e disporre di strumenti che, direttamente da casa, ci forniscono dati sulla salute del bebè che diversamente potremmo avere solo da esami di laboratorio è un bel vantaggio.

Attenzione però a non farsi prendere la mano e trasformarsi da genitori attenti a ipocondriaci

Ma quali sono questi nuovi ritrovati della tecnologia?

Ci sono ad esempio dispositivi in grado di monitorare i parametri vitali e alcune caratteristiche dell’ambiente, così da controllare il sonno del bambino e intervenire per evitare casi di morte in culla, con i dati che vengono inviati in tempo reale su smartphone e tablet. Rientrano in questa categoria il body intelligente Mimo, dotato di un sensore che tiene sotto controllo respiro, temperatura, posizione del corpo e movimenti; il calzino che ha le stesse funzioni del body e in più segnala livello di ossigeno nel sangue e qualità del sonno; il braccialetto pensato per rilevare grado di illuminazione e temperatura della cameretta, oltreché per analizzare attraverso un algoritmo le abitudini del piccolo in fatto di sonno. 

E neppure i pannolini sono più quelli di una volta: infatti, la Huggies ha brevettato pannolini che vi avvertono con un tweet se il bambino ha fatto la pipì, mentre quelli inventati dagli americani della Pixie Scientific sono dotati di codice Qr per scoprire prima di subito se il bimbo è disidratato o ha sviluppato un’infezione urinaria.

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