Pericolo multitasking: crea ansia e depressione

Fare quattro o cinque cose assieme è oggi giorno una vera e propria abitudine: in ufficio, fra una telefonata, una e-mail e una veloce to do list, chi non da’ una sbirciatina sui social network, curiosando fra le ultimissime news del momento? Per non parlare poi di quando siamo a casa: mentre si gira la pasta e si telefona al pediatra, il piede culla il piccolo che cerca di addormentarsi nella carrozzina… insomma, un vero e proprio tour de force dalla mattina alla sera.

Il costo della modernità, verrebbe da dire, ma attenzione: tutta questa frenesia la paghiamo davvero cara. Secondo una recente ricerca dell’Università del Sussex  l’essere multitasking è molto dannoso, soprattutto quando a stimolare più attività contemporaneamente ci sono gli strumenti tecnologici (smartphone, pc, tablet, televisione,…). Ansia e depressione, ma anche carenza di concentrazione sarebbero le conseguenze del tech multistaking: detto in altre parole, nulla potrebbe essere più dannoso per il nostro cervello che fare tanto, insieme.

Per l’anno appena incominciato, quindi, poniamoci un nuovo e salutare proposito: il single tasking, tornare cioè a fare una cosa sola alla volta. Basterà, in definitiva, davvero poco per ridurre gli stimoli che ci spingono a essere sempre una super donna multitasking: se guardiamo la tv, lasciamo il cellulare in un’altra stanza, se navighiamo nel web non apriamo contemporaneamente troppo finestre e se siamo a casa, dedichiamoci alla famiglia, lasciando se possibile il lavoro fuori dalla porta…

Un buon proposito non impossibile da raggiungere, che migliorerà la nostra salute ed anche il nostro stile di vita: anno nuovo e… via libera al single tasking!

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