Ragazzino senegalese costruisce un telescopio con lattine, cartone e filo metallico

Un ragazzino prodigio, una passione smisurata per l’astronomia e materiali da riciclo: questi sono gli ingredienti di una storia che arriva dal Senegal, dove un giovane studente di 13 anni è riuscito a costruire un telescopio utilizzando bicchieri, cartone, filo metallico e lattine.

Malick Ndiaye, la passione per l’astronomia e il telescopio realizzato con materiali da riciclo

Malick, un giovane ragazzo senegalese di 13 anni, ha sviluppato sin da piccolo una smisurata passione per stelle, galassie, pianeti e costellazioni. A far nascere l’interesse e ad alimentare la curiosità verso lo studio dei corpi celesti e i fenomeni ad esso relativi è stato un vecchio libro, Tutto l’universo. Un testo che il padre ricevette in dono anni prima dall’ex Presidente del Senegal, Abdou Diouf, quando lavorava per lui come autista.

Ciò che però ha reso questa storia davvero speciale è stata la capacità di Malick di costruire un telescopio utilizzando, solo ed esclusivamente, materiali da riciclo. Grazie ad un vecchio paio di occhiali del padre, delle lattine, un cartone, un filo e l’obiettivo di una vecchia macchina fotografica, il piccolo bambino prodigio è riuscito a realizzare un telescopio in soli quindici giorni.

Malick Ndiaye e la sua storia: un regalo speciale da parte dell’astronomo senegalese e Presidente dell’ASPA

La commovente storia dello studente senegalese appassionato di astronomia ha fatto subito il giro del mondo. Tantissimi sono stati coloro che si sono attivati per poterlo aiutare e sostenere in questo suo percorso. Tra questi l’astronomo e Presidente dell’Associazione Senegalese per la Promozione dell’Astronomia, Maram Kaire, il quale ha regalato al giovane prodigio un telescopio astronomico con la promessa di insegnargli tutto ciò che sa su pianeti, costellazioni e galassie.

In un post scritto su facebook, lo stesso Maram, ha apertamente dichiarato tutta la sua emozione con la speranza che un nuovo virus, quello astronomico, infetti sempre più giovani.

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